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Richiesta di revoca domiciliari: Toti e le elezioni europee

La difesa di Toti chiede la revoca dei domiciliari dopo le elezioni

Richiesta di revoca domiciliari: Toti e le elezioni europee

All’indomani della chiusura delle urne per le elezioni europee, la difesa di Giovanni Toti ha presentato una richiesta di revoca dei domiciliari, ai quali è sottoposto dallo scorso 7 maggio, data del suo arresto nell’ambito di un’inchiesta per corruzione che ha scosso la regione Liguria. L’istanza è stata firmata dal suo avvocato, Stefano Savi, e dallo stesso Toti, che ha sottolineato l’importanza della richiesta.

Secondo la difesa del governatore, la fine delle votazioni per le elezioni europee rappresenterebbe un cambiamento significativo rispetto alle motivazioni che hanno portato alla sua custodia cautelare. La campagna elettorale, secondo la giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, potrebbe aver rappresentato un’occasione per reiterare i reati, motivo per cui era stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare. Con il termine delle elezioni, Toti chiede la revoca della misura cautelare che lo obbliga a rimanere nella sua abitazione ad Ameglia.

Il legale ha sottolineato che la celebrazione delle elezioni europee supera una delle motivazioni alla base della misura cautelare, evidenziando inoltre che la lista politica di Toti non ha partecipato né alle elezioni europee né alle elezioni amministrative concomitanti. Inoltre, ha evidenziato che le prossime elezioni in Liguria si terranno tra un anno e mezzo, e se si considerasse questo impegno politico futuro, la sospensione dalla funzione di presidente legata alla misura cautelare potrebbe configurarsi come una decadenza non prevista dalla legge, in quanto andrebbe contro la volontà popolare espressa tramite elezioni libere.

Nello stesso periodo in cui Toti ha avanzato la richiesta di revoca dei domiciliari, l’amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi, è stato ascoltato in procura come persona informata dei fatti. Tomasi è stato chiamato dai pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde per fornire informazioni sulla vicenda dell’assegnazione ad Aldo Spinelli, imprenditore coinvolto nell’inchiesta, di un’area demaniale in uso ad Autostrade per l’Italia.

Aldo Spinelli, noto come il “self made man” re della logistica, è al centro dell’inchiesta che ha scosso Genova, e la sua figura è oggetto di attenzione da parte delle autorità giudiziarie.