Mondo

La verità di Umm Haifa: moglie di al-Baghdadi parla dell’Isis

Rivelazioni dalla prigione sulla vita con il leader estremista

La verità di Umm Haifa: moglie di al-Baghdadi parla dell’Isis

In una rara intervista dalla prigione, Umm Haifa, la prima moglie del defunto leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi, noto come il “nuovo Bin Laden”, ha parlato con la Bbc. Al-Baghdadi è morto nel 2019 durante un’operazione militare statunitense in Siria. Attualmente, Umm Haifa è detenuta in un carcere iracheno per varie accuse legate alle attività dello Stato islamico, in particolare legate al sistema di schiavitù sessuale delle donne rapite dall’Isis.

Nell’intervista, Umm Haifa si descrive come una vittima estranea alle attività brutali dei miliziani e afferma di aver cercato di fuggire dal marito, il cui vero ruolo le è rimasto a lungo sconosciuto. Sposata con al-Baghdadi dal 1999, Haifa spiega di essere stata isolata dal mondo dal 2007, quando il marito le ha proibito di guardare la televisione o di utilizzare altre tecnologie come i cellulari.

Interrogata sulle atrocità commesse dal Califfato, Umm Hudaifa ha ammesso che l’Isis ha oltrepassato il limite dell’umanità con la sua violenza. Ha raccontato di aver sfidato il marito, accusandolo di avere il sangue di persone innocenti sulle mani e suggerendogli che secondo la legge islamica ci fossero alternative al versamento di sangue.

Nel 2014, mentre viveva a Raqqa con al-Baghdadi, Umm Hudaifa ha scoperto la vera identità del marito guardando di nascosto la televisione. Attraverso un video, ha visto al-Baghdadi proclamarsi capo del califfato islamico dalla Grande Moschea di al-Nuri a Mosul, in Iraq, guadagnando fama internazionale.

Prima di diventare il leader dell’Isis, al-Baghdadi fu arrestato dall’esercito americano nel 2004 e trattenuto nel campo di detenzione di Camp Bucca. Secondo la moglie, al-Baghdadi era religioso ma non estremista prima della prigionia, ma cambiò radicalmente dopo il rilascio, diventando irascibile e incline a scoppi d’ira. Il tempo trascorso a Bucca segnò il momento della sua radicalizzazione, secondo Umm Haifa.

La donna ha anche affermato che al-Baghdadi sarebbe stato sottoposto a torture sessuali durante la detenzione, senza ricevere risposta dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti riguardo alla sua denuncia.

Staff
  • PublishedJune 11, 2024