Femminicidio a Modena: l’omicidio di Anna Sviridenko e le sue drammatiche conseguenze
Il caso di Andrea Paltrinieri e la tragica fine della dottoressa bielorussa
Oggi è stata confermata l’arresto di Andrea Paltrinieri, l’uomo detenuto per l’omicidio della sua ex moglie Anna Sviridenko, il cui cadavere è stato portato alla caserma dei carabinieri dall’uomo stesso. Il procuratore capo di Modena, Luca Masini, ha reso nota la decisione di custodia in carcere per il reato di omicidio volontario, aggravato dal fatto di essere stato commesso contro il coniuge.
Al momento, il giudice ha escluso l’aggravante della premeditazione, inizialmente ipotizzata dalla Procura. Emergono forti segnali di paura da parte di Anna, come evidenziato dagli audio inviati alle amiche.
Anna Sviridenko, vittima dell’ennesimo femminicidio del 2024, si divideva tra Innsbruck, San Felice e Modena, viaggiando per migliaia di chilometri per conciliare lavoro e famiglia. Nonostante la separazione dal marito, continuava a vederlo per accompagnare i figli almeno una volta al mese.
La dottoressa bielorussa, specializzata in Medicina Nucleare, lavorava stabilmente in Austria ma seguiva anche la specializzazione in Radiologia a Modena. Viveva da due anni nel piccolo centro della Bassa modenese, vicino a una famiglia di amici, e si spostava spesso verso il capoluogo per lavoro, lasciando i bambini al marito per alcune notti.
La dinamica e il luogo preciso dell’omicidio non sono ancora stati definiti, ma si ipotizza che Anna Sviridenko sia stata soffocata con una cintura e un sacchetto stretti intorno al collo. Il cadavere della 40enne è stato trovato nel bagagliaio del furgone di Paltrinieri e consegnato spontaneamente alla caserma dell’Arma in via Pico.
Domani, alle 12, i rappresentanti del Pd modenese renderanno omaggio ad Anna con un fiore su una panchina rossa nel parco di viale Martiri della Libertà, davanti alla Prefettura, in segno di rispetto per la vittima del femminicidio. Alla manifestazione parteciperanno i parlamentari Vincenza Rando, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari, i segretari Roberto Solomita e Federica Venturelli, e la portavoce della conferenza delle donne Patrizia Belloi, invitando la cittadinanza a unirsi.
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