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Ilaria Salis: la controversa elezione al Parlamento europeo e la minaccia di revoca dell’immunità

Il caso dell'attivista italiana sotto processo in Ungheria e le implicazioni politiche

Ilaria Salis: la controversa elezione al Parlamento europeo e la minaccia di revoca dell’immunità

L’Ungheria ha espresso disappunto per l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo. Nonostante abbia ottenuto 176.434 voti alle elezioni europee, l’attivista italiana è attualmente sotto processo in Ungheria, accusata di aver aggredito due militanti neonazisti a Budapest. Nonostante goda di immunità parlamentare, rischia di rimanere agli arresti domiciliari. Il governo ungherese ha dichiarato l’intenzione di revocare l’immunità di Salis, come annunciato dal capo di gabinetto dell’esecutivo, Gergely Gulyás, durante una conferenza stampa.

Secondo Gulyás, l’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità per l’insegnante italiana. Se la maggioranza del Parlamento europeo voterà a favore della revoca, il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata. In caso contrario, potrà proseguire al termine del mandato. Gulyás ha spiegato che l’immunità è composta da due elementi: l’immunità e l’inviolabilità. L’inviolabilità permette che il procedimento possa continuare se la persona non gode più dell’immunità o se questa le è stata revocata.

Il destino dell’insegnante italiana, che dovrebbe essere liberata nelle prossime settimane una volta proclamata eletta dal Parlamento europeo, è ora nelle mani dell’Europarlamento. Commentando l’elezione di Salis, Gulyás ha espresso una visione critica sulla democrazia italiana e sulla volontà degli elettori, definendo l’invio di un individuo accusato di crimini al Parlamento europeo come un fatto negativo per l’istituzione e per gli elettori stessi.

La possibilità che venga revocata l’immunità parlamentare all’eurodeputata italiana è oggetto di discussione. Fiammetta Borgia, professore di Diritto internazionale presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha spiegato che la richiesta di revoca dell’immunità può essere presentata dall’autorità giudiziaria ungherese o da un’autorità di governo. La richiesta viene inoltrata al Parlamento europeo, che la sottopone all’esame della commissione giuridica. Quest’ultima può decidere di audire l’europarlamentare e alla fine emette un parere motivato. Il voto per la revoca dell’immunità richiede una maggioranza semplice, ma Salis non può partecipare al voto per conflitto di interessi.

La revoca dell’immunità può essere richiesta anche se i fatti sono avvenuti prima dell’elezione di Salis al Parlamento europeo. Dopo la proclamazione, l’autorità giudiziaria ungherese può decidere di chiedere la revoca dell’immunità, mettendo Salis in libertà, oppure di richiederne la revoca e la sospensione degli arresti domiciliari per evitare una possibile fuga. In ogni caso, anche se l’immunità viene concessa, essa rimarrà valida fino al termine del mandato parlamentare di Salis.