Politica

Scontri e tensioni alla Camera dei Deputati durante discussione sull’Autonomia differenziata

Proposta di modifica del verbale respinta, opposizioni protestano e deputato M5S annuncia denuncia

Scontri e tensioni alla Camera dei Deputati durante discussione sull’Autonomia differenziata

Nessuna aggressione è stata segnalata, ma si sono verificati disordini durante la seduta alla Camera dei Deputati. La proposta del Partito Democratico di modificare il verbale della seduta del 12 giugno è stata respinta dalla maggioranza. Questa proposta mirava a dettagliare gli eventi incresciosi riportati dai media, inclusi gesti e nomi dei protagonisti.

Il clima teso è stato evidente fin dall’inizio della seduta, incentrata sulla discussione sull’Autonomia differenziata. Le opposizioni hanno condannato i comportamenti violenti del giorno precedente, tra cui i pugni di Igor Iezzi (Lega) contro Leonardo Donno (M5S), la mimica della ‘decima’ di Domenico Furgiuele (Lega) e il gesto di Marco Padovani (Fratelli d’Italia) in memoria di Stefano Bertacchi.

Nonostante la richiesta dei dem di modificare il verbale per riflettere con precisione l’aggressione a Donno da parte di alcuni deputati della Lega e di FdI, la proposta è stata respinta dall’aula con una differenza di 41 voti. Le opposizioni hanno protestato contro questa decisione, definendola vergognosa e evocando momenti oscuri della storia della Repubblica.

Successivamente, è stata approvata una seconda proposta del Partito Democratico per includere nel verbale i dettagli delle azioni di Furgiuele e l’uso dei termini ‘pugni’ e ‘calci’ inflitti a Donno per aver esposto la bandiera tricolore al ministro Calderoli.

Non è stata accolta la richiesta di interrompere la seduta in attesa delle sanzioni per i parlamentari coinvolti negli scontri, poiché la maggioranza riteneva che le opposizioni stessero cercando di rallentare l’iter sull’Autonomia differenziata.

La seduta è stata interrotta da Andrea Crippa (Lega) che ha fatto dichiarazioni polemiche sui simboli comunisti, scatenando nuove tensioni. Le richieste di espulsione e le polemiche hanno portato alla sospensione della seduta da parte del presidente di turno, Sergio Costa.

Leonardo Donno, il deputato M5S coinvolto negli scontri, ha annunciato che denuncerà chi lo ha aggredito. Ha criticato Salvini e Meloni per non aver preso le distanze dagli eventi e ha espresso la sua determinazione nel perseguire legalmente i responsabili.

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Il deputato M5S Ricciardi chiede l’espulsione del leghista Crippa (LaPresse)