Tragedia a Posillipo: Avvocato coinvolto nella morte di ricercatrice
Indagine sulla morte di Cristina Frazzica durante gita in kayak
Guido Furgiuele, noto avvocato penalista napoletano, si è trovato al centro di un’indagine della procura di Napoli in seguito alla tragica morte della ricercatrice Cristina Frazzica, avvenuta durante una gita in kayak a Posillipo. La giovane è stata investita e uccisa da un’imbarcazione mentre si trovava in mare con un amico, anch’egli avvocato penalista.
La dinamica dell’incidente ha visto Cristina perdere la vita sul colpo, mentre il suo amico è riuscito a salvarsi tuffandosi in acqua. Dopo essere stato soccorso da una barca, è stata allertata la Capitaneria di Porto. Il corpo della giovane è stato recuperato dai sommozzatori, mentre l’amico è diventato l’oggetto delle indagini, con l’accusa di omicidio e omissione di soccorso.
Furgiuele ha difeso la sua posizione, affermando di non aver avvertito alcun impatto e di essere intervenuto prontamente quando ha visto l’uomo in mare chiedere aiuto. Il legale ha sottolineato di possedere la patente per imbarcazioni a motore e a vela dal 1998, senza mai aver causato sinistri.
Secondo la sua ricostruzione, durante il ritorno da Ischia, Furgiuele ha notato un uomo segnalare la presenza di una persona in difficoltà in mare. Ha decelerato, virato e si è recato in soccorso del superstite, che ha riferito di essere stato travolto da un’imbarcazione ad alta velocità insieme alla ragazza. L’avvocato ha allertato la Capitaneria alle 17:44, dopo aver messo in salvo il giovane kayakista.
Le indagini sono in corso per individuare eventuali tracce dell’urto e per localizzare la posizione delle imbarcazioni coinvolte nell’incidente. Gli ospiti a bordo della barca di Furgiuele sono stati ascoltati come testimoni, mentre sull’autopsia di Cristina Frazzica si spera di ottenere informazioni cruciali sulla dinamica della tragedia.
Cristina, biotecnologa di 30 anni, era a Napoli per un percorso di alta formazione presso la PharmaTech Academy dell’università Federico II. Aveva un futuro promettente nel campo delle immunoterapie contro il cancro. La sua morte ha sconvolto la comunità accademica e scientifica, interrompendo prematuramente una brillante carriera in crescita.
Quella che doveva essere una giornata di relax al mare si è trasformata in una tragedia, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di chi conosceva e stimava Cristina Frazzica.
