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Emergenza carceri in Italia: violenze e abusi nel carcere minorile Beccaria

Indagini svelano un sistema di maltrattamenti e torture su detenuti minorenni

Emergenza carceri in Italia: violenze e abusi nel carcere minorile Beccaria

L’emergenza carceri in Italia è un problema complesso che coinvolge diverse sfaccettature. Oltre ai dati allarmanti, come un suicidio ogni 2 giorni e mezzo e un tasso di sovraffollamento del 119%, tra i più alti in Europa, c’è anche il tema della violenza. Ad aprile, 13 agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati con l’accusa di maltrattamenti, tortura e tentata violenza sessuale su 8 detenuti minorenni, ma si sospetta che le vittime siano molte di più.

Le indagini condotte dalla squadra mobile e dalla polizia penitenziaria, coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalle pubblico ministero Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, stanno portando alla luce una realtà cruda e inaccettabile. Altre 20 presunte vittime di violenze verranno ascoltate nei prossimi giorni dalla procura milanese, che sta cercando di fare luce su un sistema di abusi che sembra essere stato tollerato per troppo tempo.

Le indagini hanno coinvolto anche le ex dirigenti del carcere minorile Beccaria, Maria Vittoria Menenti e Cosima Buccoliero, indagate per omissione. Secondo gli inquirenti, le due ex direttrici avrebbero saputo degli abusi ma non avrebbero preso provvedimenti per fermarli o denunciarli. Il sistema di torture nel Beccaria sembra essere stato sostenuto anche da una serie di figure apicali che avrebbero contribuito in modo omissivo e doloso.

Le violenze sono emerse grazie a segnalazioni provenienti da diverse fonti, tra cui psicologi, madri dei detenuti e il Garante dei diritti dei detenuti. Le testimonianze parlano di pestaggi, abusi e violenze sistematiche, documentate anche da intercettazioni e immagini delle telecamere interne all’istituto.

Anche se gli agenti indagati preferivano compiere i pestaggi in luoghi specifici, come celle di isolamento prive di telecamere, la brutalità e la crudeltà delle loro azioni sono state evidenziate. I minori venivano ammanettati e picchiati con bastoni, subendo violenze fisiche e psicologiche che lasciavano segni visibili solo a distanza di tempo.