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Ilaria Salis: dalla prigione all’Europarlamento

La storia dell'insegnante italiana eletta con Alleanza Verdi-Sinistra

Ilaria Salis: dalla prigione all’Europarlamento

La polizia ungherese ha rimosso oggi, 14 giugno, il braccialetto elettronico a Ilaria Salis, insegnante italiana sotto processo a Budapest per aver aggredito due militanti neonazisti, recentemente eletta all’Europarlamento con Alleanza Verdi-Sinistra. Dopo essere stata ai domiciliari per alcune settimane, Salis ha ottenuto un seggio alle elezioni europee e ora gode dei privilegi degli europarlamentari, inclusa l’immunità.

Ilaria Salis è stata arrestata l’11 febbraio del 2023 insieme a ragazzi tedeschi per l’aggressione a tre militanti neonazisti a Budapest. Dopo una polemica sulle sue condizioni di detenzione, è stata rilasciata su cauzione il 15 maggio, dopo 15 mesi di reclusione, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. La sua candidatura alle elezioni europee ha portato alla sua elezione con 176.434 voti, attivando così le prerogative dell’immunità parlamentare.

Anche se ora è libera, il contenzioso con Budapest potrebbe non essere concluso. Il giudice ungherese potrebbe richiedere la revoca dell’immunità di Salis al Parlamento europeo, come indicato dal governo magiaro. Se il Parlamento voterà a favore della revoca, il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata.

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, deputati di Verdi e Sinistra, esprimono soddisfazione per la libertà ritrovata da Ilaria Salis e la invitano a difendere i diritti civili e sociali dei più deboli insieme a loro, ringraziando coloro che si sono indignati per le sue condizioni carcerarie.