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Proposta di multa per discriminazione Lgbtqia+ a Roma

Iniziativa del Partito Gay e M5S per contrastare aggressioni e discriminazioni

Proposta di multa per discriminazione Lgbtqia+ a Roma

Una proposta avanzata alla vigilia del trentesimo Pride di Roma prevede una multa di 500 euro per chi discrimina le persone Lgbtqia+. Il Partito Gay ha presentato l’iniziativa, che è stata depositata in assemblea capitolina dal gruppo M5s di Roma. Questa proposta, che mira a sanzionare con 500 euro chi commette aggressioni fisiche o verbali nei confronti di persone lesbo, gay, trans o appartenenti alla comunità Lgbtqia+, ha trovato sostegno anche a Roma grazie alla stretta connessione tra il partito di Giuseppe Conte e quello di Fabrizio Marrazzo.

Marrazzo, portavoce del Partito Gay, ha recentemente denunciato di essere stato vittima di un’aggressione fisica e verbale a Testaccio, nel cuore di Roma, di fronte a un murales arcobaleno vandalizzato più volte. L’aggressione è stata perpetrata da due ventenni, di cui uno è già stato identificato e l’altro è in fase di identificazione. Se la proposta passasse, entrambi verrebbero multati.

Il M5S di Roma, con Paolo Ferrara come prima firma, ha sostenuto la delibera di Marrazzo, affermando la necessità di contrastare l’odio razziale, etnico, religioso e di genere. L’obiettivo è punire con sanzioni adeguate chi incita alla discriminazione e alla violenza, anche online, vietando sul territorio di Roma organizzazioni e propaganda basate sulla presunta superiorità di un gruppo su un altro.

La delibera, firmata anche da Virginia Raggi, Linda Meleo, Daniele Diaco e Antonio De Santis, chiede di vietare la diffusione di idee discriminatorie e violente per motivi razziali, etnici, religiosi, di genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità su tutto il territorio di Roma Capitale, comprese eventuali piattaforme online. Si propone inoltre di vietare l’istigazione a delinquere e l’attuazione di atti discriminatori e violenti per gli stessi motivi.

Marrazzo auspica che Roma diventi un laboratorio nazionale sui diritti Lgbtqia+, dopo il fallimento della legge contro l’omobitransfobia al Senato. Ha inviato la proposta a 7.900 comuni italiani e alle Regioni, ottenendo l’approvazione in dieci comuni, tra cui Monterone, Madonna del Sasso e Caltagirone.

Il Partito Gay auspica anche l’istituzione della Giornata contro l’omobitransfobia, da celebrare il 17 maggio, con campagne di sensibilizzazione. La proposta è aperta alla discussione con tutte le forze politiche che condividono i valori del partito, e può essere firmata, integrata e migliorata nelle Commissioni capitoline. Marina Zela, cofondatrice e legale del Partito Gay, si è resa disponibile ad essere audita in commissione per supportare la definizione della migliore applicazione della sanzione nel rispetto dei poteri, dello statuto e dei regolamenti del Comune di Roma.

Staff
  • PublishedJune 15, 2024