Ambiente

La Nature Restauration Law: la svolta inaspettata per la salvaguardia ambientale

Approvata la legge sul ripristino della natura nonostante le tensioni politiche

La Nature Restauration Law: la svolta inaspettata per la salvaguardia ambientale

La Nature Restauration Law, nota come legge sul ripristino della natura, sembrava destinata a un triste epilogo, ma un’inaspettata svolta dell’ultimo minuto ha portato alla sua approvazione. Questo regolamento, parte integrante del Green Deal, mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Unione Europea entro il 2030.

La situazione si è fatta tesa quando diversi Paesi con governi di destra e centrodestra, tra cui l’Italia, si sono opposti alla legge, nonostante fosse già stata approvata dal Parlamento europeo e in sede di Trilogo. La votazione al Consiglio Ue Ambiente era in programma per il 17 giugno, ma la mancanza di una maggioranza ha trasformato il testo in un punto di discussione.

Nonostante l’opposizione di Paesi come Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Finlandia e Svezia, la ministra dell’Ambiente austriaca, Leonore Gewessler, ha sorprendentemente votato a favore del regolamento, provocando una rottura con i popolari, con cui i Verdi governano in coalizione dal 2020. Il cancelliere austriaco ha annunciato un ricorso alla Corte di giustizia Ue per annullare il voto della ministra.

Nonostante le tensioni interne, il regolamento è stato approvato definitivamente, con almeno 15 Paesi e il 66,07% della popolazione Ue a favore. Questo nuovo provvedimento mira a contrastare il degrado ambientale, imponendo agli Stati membri di ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030.

Il regolamento introduce anche misure specifiche per la protezione della biodiversità, come l’aumento della popolazione di uccelli forestali e la salvaguardia degli spazi verdi urbani. Gli Stati membri dovranno presentare piani nazionali di ripristino alla Commissione Europea, dimostrando come raggiungeranno gli obiettivi stabiliti.