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Netanyahu rafforza il suo potere con lo scioglimento del gabinetto di guerra di Israele

Consolidamento del potere e decisioni cruciali sulla guerra di Gaza

Netanyahu rafforza il suo potere con lo scioglimento del gabinetto di guerra di Israele

Benjamin Netanyahu ha sciolto il gabinetto di guerra di Israele, una mossa ampiamente prevista dopo l’uscita dall’esecutivo dell’ex generale centrista Benny Gantz. Questa decisione significa che il premier sta consolidando il suo potere, concentrandolo sempre di più nelle sue mani.

Netanyahu ora dovrà tenere consultazioni sulla guerra di Gaza con un ristretto gruppo di ministri, tra cui il ministro della Difesa Yoav Gallant e il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, che facevano parte del precedente gabinetto di guerra composto da sei membri. Dopo le loro dimissioni, rimangono solo il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer e il leader del partito ultraortodosso Shas, Aryeh Deri.

Con lo scioglimento del gabinetto, il premier sta riducendo il potere dei due partner più estremisti della sua coalizione, i religiosi e nazionalisti, come il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Questi ultimi chiedevano di essere coinvolti nelle decisioni sulla guerra, ma la loro inclusione avrebbe potuto creare tensioni con i partner internazionali, inclusi gli Stati Uniti.

Il governo di emergenza nazionale, istituito dopo l’attacco di Hamas dell’7 ottobre e l’inizio della guerra a Gaza, includeva anche l’alleato di Gantz, Gadi Eisenkot, e Aryeh Deri del partito religioso Shas come osservatori. Entrambi Gantz ed Eisenkot hanno lasciato il governo la scorsa settimana, criticando l’incapacità di Netanyahu nel formulare una strategia efficace per la guerra di Gaza.

Secondo i media israeliani, Netanyahu avrebbe dichiarato durante una riunione del gabinetto che, pur prendendo decisioni critiche per eliminare le capacità di Hamas, era consapevole che queste decisioni potevano non essere condivise dai vertici militari. Ha sottolineato l’importanza di avere un Paese con un esercito, anziché un esercito senza un Paese.

Il premier e il ministro della Difesa terranno consultazioni specifiche con altri funzionari competenti per prendere decisioni cruciali sulla guerra, cercando l’approvazione finale del gabinetto di sicurezza più ampio. Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, Ben-Gvir e Smotrich saranno esclusi da queste consultazioni.

Staff
  • PublishedJune 17, 2024