Economia

Tensione commerciale tra UE e Cina: dazi su auto e carne di maiale

Pechino risponde con indagini antidumping in un'escalation diplomatica

Tensione commerciale tra UE e Cina: dazi su auto e carne di maiale

La Commissione europea ha annunciato l’introduzione di dazi provvisori sulle auto elettriche cinesi, suscitando la reazione attesa di Pechino. La Cina ha avviato un’indagine antidumping sulle importazioni di carne suina e prodotti a base di carne di maiale dall’Unione europea, in risposta a una richiesta della China Animal Husbandry Association a nome dell’industria suina nazionale. Il ministero del Commercio cinese ha reso noto il 17 giugno che Bruxelles ha tempo fino al 6 luglio per esprimere le proprie opinioni sulla questione.

La strategia adottata da Pechino sembra essere quella della carota e del bastone. Da un lato, avverte che i dazi sulle auto elettriche cinesi danneggerebbero gli interessi dell’Europa e allontanerebbero il continente dagli obiettivi della transizione energetica. Dall’altro, utilizza strumenti commerciali e diplomatici per colpire economicamente l’Unione Europea, seguendo un approccio simile a quanto fatto in passato con la Lituania.

L’indagine cinese riguarda la carne di maiale fresca, fredda e congelata, le frattaglie di maiale, il grasso di maiale e altri prodotti correlati. Il periodo di indagine sul dumping va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno scorso, mentre la valutazione dei danni industriali copre un arco temporale di quattro anni. L’indagine, iniziata il 17 giugno, avrà una durata massima di un anno, ma potrebbe essere estesa per sei mesi.

La reazione di Pechino non è stata improvvisa, con segnali precedenti che indicavano l’intenzione cinese di avviare indagini antidumping su prodotti caseari e carni suine provenienti dall’Unione europea. Le industrie cinesi hanno il diritto di richiedere tali indagini, che saranno valutate dalle autorità competenti in conformità alla legge.

Il mercato cinese, il più grande al mondo, è cruciale per i marchi automobilistici europei come Mercedes e Bmw. L’eventuale imposizione di dazi più elevati sulle auto di grossa cilindrata potrebbe avere un impatto significativo sulle importazioni europee. La Germania si è opposta a queste misure, mentre la Francia sembra più incline a proteggere il proprio settore automobilistico.

La decisione della Commissione europea segue un’analoga mossa degli Stati Uniti, sebbene con conseguenze diverse. Le auto elettriche cinesi hanno una presenza più forte in Europa rispetto agli Stati Uniti, con un aumento significativo delle importazioni nel corso degli ultimi anni.

La risposta cinese potrebbe aprire la strada a negoziati intensi tra Pechino e Bruxelles per evitare una potenziale guerra commerciale, offrendo una speranza di risoluzione pacifica della controversia.

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