Scandalo alimentare nel Regno Unito: ritiri e timori per il batterio E. coli
Aumento delle intossicazioni post-Brexit e misure precauzionali della FSA
Un nuovo scandalo alimentare sta colpendo il Regno Unito nelle ultime settimane, con tre aziende che hanno avviato il ritiro dei propri prodotti dal mercato per timore di contaminazione da batterio E. coli. Dopo la Brexit, si è registrato un aumento delle intossicazioni alimentari nel paese. Al momento, le misure adottate sembrano essere precauzionali, come confermato dalla Food Standards Agency (FSA), l’ente governativo responsabile della sicurezza alimentare.
L’FSA ha precisato che il batterio non è stato effettivamente individuato nei lotti ritirati dalla distribuzione. I prodotti interessati sono a base di pollo e pancetta plant-based, commercializzati dall’azienda THIS! e venduti esclusivamente nei supermercati della catena WH Smith. Chiunque abbia acquistato un wrap dell’azienda con scadenza entro il 18 giugno è stato consigliato di non consumarlo e di richiederne il rimborso in negozio.
Questo è il terzo produttore a ritirare prodotti dal mercato: Greencore e Samworth Brothers Manton Wood hanno annunciato che almeno sessanta prodotti preconfezionati, principalmente panini, wraps e insalate, non saranno più in vendita nei supermercati. Al 11 giugno, i casi di contagio da E. coli hanno superato i 200, con almeno 67 persone ricoverate in ospedale.
Secondo gli esperti, le settimane intorno alla fine di maggio potrebbero essere state il periodo di diffusione del batterio, considerando le date in cui sono emersi i casi. Tuttavia, tracciare con certezza l’evoluzione delle contaminazioni è complicato a causa del tempo di incubazione che può arrivare fino a due settimane.
Il Regno Unito ha visto un drammatico aumento dei casi di intossicazione alimentare negli ultimi mesi, raggiungendo livelli record. Oltre all’E. coli, sono state segnalate infezioni da salmonella e campylobacter. Si stima che tra il 60% e il 90% dei casi di contaminazione da questi batteri abbia origine alimentare.
Secondo diversi osservatori, la crescita delle malattie alimentari è attribuita alla riduzione dei controlli e al calo degli standard normativi post-Brexit, oltre alla carenza di personale nelle autorità locali preposte ai controlli.
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