Economia

Italia sotto procedura di infrazione: le sfide del nuovo Patto di Stabilità europeo

Il deficit eccessivo mette l'Italia in difficoltà con le regole di bilancio europee

Italia sotto procedura di infrazione: le sfide del nuovo Patto di Stabilità europeo

Le regole di bilancio europee sono tornate in vigore quest’anno, dopo quattro anni di pausa dovuta alla crisi scatenata dalla pandemia di coronavirus e dalla guerra in Ucraina. Il nuovo Patto di Stabilità, recentemente approvato a Bruxelles, ha portato l’Italia sotto procedura di infrazione per il deficit eccessivo, il più alto dell’Unione Europea.

Oggi a Bruxelles, il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni emetterà la sentenza di condanna per l’Italia in occasione della presentazione del pacchetto del Semestre europeo. L’Italia sarà in compagnia di altri 10 Stati che hanno chiuso l’anno scorso con un deficit superiore al tetto imposto dal trattato di Maastricht, tra cui Francia, Belgio, Spagna e altri.

La Commissione ha deciso di rinviare a novembre la definizione delle raccomandazioni per correggere il disavanzo, al fine di allineare l’aggiustamento di bilancio con la traiettoria fiscale pluriennale introdotta dal nuovo Patto di stabilità e crescita. Le regole restano chiare: il deficit non può superare il 3% del Pil e il debito pubblico il 60%.

L’Italia, con un debito pubblico superiore al 137%, dovrà ridurre queste percentuali in fretta. Secondo le regole, i governi devono ridurre il rapporto tra deficit e Pil dello 0,5% all’anno per uscire dalla procedura di infrazione. Per l’Italia, ciò significa tagli di almeno 10 miliardi l’anno nel bilancio pubblico.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si troverà nei prossimi giorni a discutere della questione con i colleghi europei. Sarà a novembre che si passerà alla fase più rilevante, con la definizione delle raccomandazioni sulle manovre da mettere in atto per ridurre il debito pubblico e il deficit.