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La Nuova Povertà in Italia: Dati e Sfide

Analisi del Report Statistico 'Povertà 2024' di Caritas italiana

La Nuova Povertà in Italia: Dati e Sfide

La povertà in Italia ha raggiunto livelli record, rappresentando un fenomeno strutturale del Paese. Questo è uno dei dati più preoccupanti emersi dal Report statistico “Povertà 2024” di Caritas italiana, diffuso il 19 giugno. I numeri parlano chiaro: rispetto al 2023, c’è stato un aumento del 5,4% delle persone che hanno cercato aiuto presso le associazioni diocesane rispetto al 2022. Se confrontiamo i dati con il 2019, la situazione diventa drammatica: le richieste di aiuto sono aumentate di oltre il 40%, con oltre 270.000 persone supportate, corrispondenti a altrettanti nuclei familiari.

Le richieste di aiuto provengono principalmente da famiglie con figli e da lavoratori poveri. Le donne costituiscono il 51,5% dei richiedenti aiuto, mentre gli uomini il 48,5%. L’età media delle persone assistite è di 47,2 anni, in aumento rispetto al 2022. In particolare, si registra un’alta incidenza di genitori, con due persone su tre che dichiarano di avere figli. In alcune Regioni, come il Lazio (91%), la Calabria (82,2%), l’Umbria (81,4%), la Puglia (80,6%), la Basilicata (79%) e la Sardegna (75,3%), la percentuale di genitori è ancora più elevata.

Le famiglie con minori rappresentano il 55,9% del totale, corrispondenti a 150.861 nuclei familiari, con altrettanti bambini e ragazzi in condizioni di grave povertà. Nascere e crescere in una famiglia povera può condizionare pesantemente il futuro e la vita di un individuo, creando un circolo vizioso tra povertà economica e povertà educativa, come sottolinea il rapporto di Caritas.

Un dato significativo è che oggi si può essere considerati poveri nonostante si abbia un lavoro. Il 23% delle persone che ha chiesto aiuto infatti ha un’occupazione che non garantisce un sostentamento dignitoso. Tra i lavoratori poveri, la maggioranza sono cittadini stranieri (65%), uomini (51,6%) e donne (48,4%), genitori (78%) e coniugati (52,1%), impiegati in professioni non qualificate e che vivono in affitto (76,6%). Il 78,8% dei richiedenti aiuto segnala situazioni di reddito insufficiente o totale assenza di entrate.

Questi dati confermano che la nuova povertà è una realtà tangibile in Italia, con il 67,3% degli assistiti che ha un basso livello di istruzione. È evidente che la povertà non riguarda solo chi è senza lavoro, ma coinvolge anche chi, nonostante un’occupazione, fatica a sbarcare il lunario. La situazione richiede un’attenzione urgente e interventi mirati per contrastare efficacemente questo fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese.

Staff
  • PublishedJune 19, 2024