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Lo scandalo della famiglia Hinduja: accuse di sfruttamento e traffico di esseri umani in Svizzera

Il potente conglomerato economico sotto processo per gravi violazioni dei diritti dei lavoratori

Lo scandalo della famiglia Hinduja: accuse di sfruttamento e traffico di esseri umani in Svizzera

La famiglia Hinduja, con un patrimonio di quasi 45 miliardi di euro, è un imponente conglomerato economico attivo in diversi settori, tra cui l’automobilistico, il petrolifero, il bancario e il finanziario. Da anni occupa il primo posto nella classifica delle persone più ricche del Regno Unito. Recentemente, una parte di questa potente dinastia di origine indiana è finita sotto processo in Svizzera per gravi accuse di sfruttamento e traffico di esseri umani nei confronti dei collaboratori domestici impiegati nella loro residenza a Ginevra.

Prakash Hinduja, 79 anni, insieme alla moglie Kamal, 75 anni, e al figlio Ajay con la moglie Namrata, sono gli imputati in questo caso. Secondo l’accusa, avrebbero costretto i domestici provenienti dall’India a lavorare fino a 18 ore al giorno, 7 giorni su 7, pagandoli solamente 7 euro al giorno. Inoltre, sembra che i Hinduja ritirassero i passaporti dei lavoratori e non permettessero loro di uscire di casa senza autorizzazione.

Un aspetto controverso emerso durante il processo riguarda le spese sostenute per il cane di famiglia, che ammontano a circa 9 mila euro l’anno, una cifra superiore al salario annuale di alcuni dipendenti. Il procuratore Yves Bertossa ha richiesto pene detentive e risarcimenti milionari per i dipendenti coinvolti.

La famiglia Hinduja ha respinto le accuse, sostenendo che i collaboratori domestici ricevono anche vitto e alloggio gratuitamente, oltre al salario. Sei anni fa erano state presentate accuse simili, ma in un procedimento civile separato la famiglia aveva raggiunto un accordo con alcuni lavoratori. Durante il processo penale attuale, Ajay Hinduja ha dichiarato di non essere a conoscenza delle modalità di assunzione dei dipendenti, gestite in passato dagli uffici dell’azienda familiare in India, ora sostituiti da un’altra società in Svizzera.

Alcuni ex dipendenti hanno testimoniato a favore della famiglia, descrivendo trattamenti dignitosi e cordiali. Questo ricorda un precedente caso celebre a Ginevra, quando nel 2008 Hannibal Gheddafi, figlio dell’ex dittatore libico, fu arrestato per maltrattamenti verso alcuni dipendenti dell’hotel in cui alloggiava con la moglie, scatenando una crisi diplomatica tra Svizzera e Libia.