Noam Chomsky dimesso dall’ospedale di San Paolo del Brasile
Il rinomato linguista e filosofo statunitense recupera dopo un anno dall'ictus
Noam Chomsky, il rinomato linguista e filosofo statunitense di 95 anni, è stato dimesso dall’ospedale di San Paolo del Brasile, dove era stato ricoverato a seguito di un ictus che lo ha colpito un anno fa. Il suo rilascio è avvenuto ieri, martedì 18 giugno, per proseguire le cure a casa. Il rapporto medico, firmato dal direttore esecutivo del centro e da un cardiologo, è giunto a conferma della sua dimissione, dissipando così le voci circolate nei media brasiliani riguardo alla sua presunta scomparsa.
Chomsky, noto per essere stato un rinnovatore rivoluzionario della linguistica nel secondo Novecento e fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, è considerato uno dei principali intellettuali della Nuova sinistra americana. Attualmente si trova in Brasile, il Paese d’origine della moglie Valeria Wasseran, con cui si è sposato nel 2014.
La notizia della presunta morte di Chomsky ha generato confusione, con alcuni mezzi di informazione brasiliani che hanno riportato la falsa informazione. La notizia si è diffusa rapidamente, diventando un trend sui social media. Tuttavia, la moglie ha prontamente smentito tali voci, rispondendo alle domande di diverse persone, tra cui il saggista canadese Steven Pinker.
Chomsky, noto per le sue dure critiche alla politica estera statunitense, ha subito l’ictus un anno fa negli Stati Uniti, dove risiedeva con la moglie. L’evento lo ha costretto a letto, causandogli gravi difficoltà di comunicazione. Nonostante la sua età avanzata, Chomsky era rimasto attivo nei circoli accademici e politici fino a quel momento. Successivamente, su richiesta di Wasserman, è stato trasferito in Brasile tramite un volo privato, accompagnato da due infermieri.