Polemiche sull’abbattimento degli orsi in Slovacchia
Controversie ambientali e politiche sulla protezione della fauna selvatica
La Commissione europea ha approvato la legge slovacca che consente l’abbattimento degli orsi in caso di avvicinamento ai centri abitati, una decisione che ha suscitato polemiche tra le organizzazioni ecologiste. Questa misura, promossa dal governo del populista Robert Fico su pressione del partito di estrema destra Sns, potrebbe avere un impatto significativo sulle normative ambientali europee.
Secondo quanto riportato dal quotidiano belga Politico, l’approvazione di Bruxelles sarebbe stata influenzata da un presunto accordo informale tra il commissario all’Ambiente Virginijus Sinkevicius e il ministro slovacco Tomas Taraba. Si sarebbe ipotizzato che Sinkevicius abbia concesso il via libera agli abbattimenti in cambio del sostegno di Bratislava alla legge Ue sul ripristino della natura, una normativa che prevede una maggiore protezione dell’ambiente in tutta Europa, compresa quella degli animali.
Nonostante inizialmente la Slovacchia fosse contraria alla legge sul ripristino della natura, Taraba, esponente dell’ultradestra, ha cambiato posizione. Ha dichiarato che il loro sostegno sarebbe stato condizionato all’approvazione della nuova legislazione sugli orsi. Questo cambio di rotta ha permesso a Bratislava di procedere con gli abbattimenti, una questione diventata centrale nel Paese a causa dell’aumento degli attacchi degli orsi alla popolazione.
Nel 2023, si registrano 12 cittadini feriti dagli orsi, il numero più alto degli ultimi vent’anni. La morte di una donna lo scorso marzo, avvenuta durante un inseguimento da parte di un orso, ha riacceso il dibattito sulla protezione degli animali e sulle politiche ambientali. Le organizzazioni ambientaliste sostengono che l’abbattimento degli orsi non sia la soluzione e che la specie rimanga a rischio e debba essere protetta.
Nonostante le controversie e le posizioni contrastanti, la Slovacchia potrà procedere con gli abbattimenti degli orsi, una decisione che ha suscitato dibattiti e preoccupazioni sul futuro della fauna selvatica nel Paese, dove si stima ci siano circa 1.200 esemplari di orsi.
