Flowserve: Licenziamenti e Delocalizzazione a Mezzago
Tristezza e Determinazione tra i Lavoratori
Nessun accordo è stato raggiunto e ben 61 lavoratori sono stati licenziati, gettando un’ombra di tristezza sullo stabilimento di Mezzago (Monza) della Flowserve. La multinazionale americana, attiva nel settore dell’Oil&Gas con produzione e commercializzazione di valvole a sfera e attuatori di potenza fluida, ha ufficializzato la decisione di ridurre il personale, coinvolgendo 61 dipendenti su un totale di 179.
La notizia ha colpito come un fulmine a ciel sereno, lasciando attoniti dipendenti, istituzioni, forze politiche e organizzazioni sindacali che si erano mobilitati per tutelare i lavoratori del sito di Mezzago. Adriana Gepper, rappresentante della Fiom Cgil Brianza, ha espresso la sua delusione: “Si procederà con i licenziamenti a partire da oggi, giovedì 20 giugno. È un duro colpo per tutti coloro che hanno lottato per difendere i posti di lavoro”.
La decisione di Flowserve di delocalizzare la produzione e le attività in Paesi del sud-est asiatico ha suscitato indignazione e sconcerto. Nonostante gli sforzi delle istituzioni, della IV commissione di Regione Lombardia e delle forze politiche per trovare soluzioni alternative, l’azienda ha proseguito per la propria strada, ignorando appelli e proposte di dialogo.
Le famiglie dei lavoratori licenziati sono state colte di sorpresa e ora si trovano ad affrontare un futuro incerto. L’amarezza è palpabile, soprattutto considerando che Flowserve gode di ottima salute finanziaria, con previsioni di crescita a due cifre per il 2024 rispetto all’anno precedente, come riportato dalla Cgil.
Nonostante le difficoltà, i dipendenti non si arrendono e hanno deciso di intraprendere azioni legali per difendere i propri posti di lavoro, dimostrando determinazione e resilienza di fronte a una situazione difficile e ingiusta.