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Tragedia durante il pellegrinaggio annuale dell’Islam

Caldo eccezionale e mancata registrazione dei pellegrini causano centinaia di vittime

Tragedia durante il pellegrinaggio annuale dell’Islam

Il pellegrinaggio annuale nei luoghi sacri dell’Islam si è trasformato in una carneficina a causa del caldo eccezionale, con temperature che hanno superato i 50 gradi. Le vittime sono state almeno 900, ma secondo un nuovo bilancio riportato dall’agenzia di stampa Afp potrebbero essere un migliaio, di cui circa 600 provenienti dall’Egitto, e almeno la metà non registrati. Le autorità del Cairo ora puntano il dito contro i pellegrini irregolari.

Il Consolato egiziano a Gedda, insieme al ministero degli Esteri, sta coordinando varie squadre inviate alla Mecca e nei luoghi sacri per cercare i dispersi e censire i ricoverati in ospedale. La delegazione egiziana ha dichiarato che le ricerche non si fermeranno finché il censimento non sarà completo. Tuttavia, le operazioni sono complesse e si inizia a discutere delle responsabilità dei numerosi pellegrini che partono senza registrarsi nei database disponibili.

È sulla base di questi numeri che vengono predisposti i servizi da offrire ai pellegrini, ma il fatto che molti non si registrino rende tali servizi insufficienti, con conseguenze drammatiche, come dimostra l’ultima tragedia. Secondo fonti del Cairo, si stima che i pellegrini partiti fossero molti di più dei 56 mila registrati, e le autorità saudite hanno allontanato oltre 300 mila pellegrini dalla Mecca perché non in possesso dei permessi dell’Hajj, il pellegrinaggio annuale dei musulmani alla città santa.

La mancata registrazione richiede un doppio sforzo e tempi più lunghi per cercare i dispersi e metterli in contatto con i loro parenti, come sottolineano le autorità egiziane. I pellegrini sono rimasti a lungo senza cibo, acqua e aria condizionata, e molti sono morti a causa del caldo perché non avevano un posto dove rifugiarsi.

Staff
  • PublishedJune 20, 2024