Gestazione per altri: proposta di legge contro la maternità surrogata
Emendamento proposto dalla Lega prevede pene severe e dibattito internazionale
La gestazione per altri, conosciuta anche come maternità surrogata o utero in affitto, è al centro di una stretta legale proposta dalla Lega. Un emendamento presentato dal capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, al disegno di legge di Fratelli d’Italia prevede pene severe per chi pratica questa tecnica. Le sanzioni vanno dai quattro ai dieci anni di reclusione e multe dai 600 mila ai due milioni di euro. Inoltre, si punirebbe anche il pubblico ufficiale che registra all’anagrafe i figli nati tramite maternità surrogata.
L’emendamento proposto da Romeo, che si basa su un disegno di legge presentato dallo stesso senatore nel 2023, estende le pene anche alle coppie che ricorrono alla pratica all’estero. Tuttavia, il concetto di “reato universale” è oggetto di dibattito tra giuristi, poiché in molti Paesi la gestazione per altri è legale in determinate circostanze.
Anche in Europa la questione è al centro dell’attenzione. Recentemente è stata votata una direttiva che criminalizza i matrimoni forzati, le adozioni illegali e lo sfruttamento della maternità. È importante sottolineare che la direttiva non vieta la maternità surrogata in sé, ma punisce il costringere una donna a praticarla, anche attraverso ricatti economici.
Alcuni gruppi hanno chiesto un divieto assoluto della gestazione per altri in tutte le sue forme, ma l’Europa ha deciso di non cedere a queste pressioni. Paesi come Grecia, Portogallo e Gran Bretagna hanno regole per una maternità surrogata etica, basata sul consenso e sull’informazione di tutte le parti coinvolte.
Alcuni politici italiani, come il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, sostengono la necessità di considerare l’utero in affitto come un reato universale. Gasparri definisce questa pratica come barbara e ritiene che sia fondamentale aiutare chi si trova in situazioni di disperazione per evitare estremi di autodistruzione.
