Politica

Ilaria Salis: dal movimento di lotta per la casa all’Europarlamento

La battaglia per il diritto all'abitare e la denuncia delle pratiche abusive di Aler

Ilaria Salis: dal movimento di lotta per la casa all’Europarlamento

Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che ha combattuto per il diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia. Ilaria Salis, neo eletta all’Europarlamento con Avs, ha iniziato così un lungo post su Facebook in cui parla del suo passato e del debito contratto con il Comune di Milano per non aver pagato l’affitto dell’alloggio popolare dell’Aler, l’ente che gestisce il patrimonio Erp della Regione Lombardia, nella zona dei Navigli.

Salis, in un’intensa riflessione, ha sottolineato che il movimento di lotta per la casa è composto da decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti che, difendendo il diritto fondamentale di avere un tetto sulla testa, si sono trovati coinvolti in denunce. Ha criticato l’informazione per concentrarsi sul suo passato anziché approfondire la grave povertà e precarietà abitativa che affligge ampie fasce della popolazione.

Le pratiche collettive come l’occupazione di case vuote, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi e la lotta per la sanatoria rappresentano un’alternativa concreta all’isolamento sociale e alla divisione tra i meno abbienti, spesso strumentalizzata da forze politiche razziste e da racket. Salis ha sottolineato l’importanza di rispondere con soluzioni concrete al bisogno di abitare, indicando una prospettiva politica per migliorare le condizioni di vita in nome della giustizia sociale.

Il post di Ilaria Salis
Il post di Ilaria Salis

La neo eletta ha chiarito la sua situazione personale, sottolineando che Aler le reclama un credito di 90.000 euro per presunta occupazione di una casa a Milano, nonostante non siano stati effettuati controlli successivi per verificare la sua permanenza e non siano stati avviati procedimenti legali nei suoi confronti. Salis ha denunciato che molte persone e famiglie, spesso senza mezzi per difendersi, sono soggette a richieste infondate di “indennità di occupazione” da parte di Aler, che ammontano complessivamente a oltre 176 milioni di euro.

La pratica di richiedere queste “indennità” basate su presupposti incerti è stata criticata come una strategia per spaventare gli occupanti e ottenere denaro. Mentre molte persone non riescono a garantirsi un’abitazione dignitosa e si trovano costrette ad occupare, soprattutto in una città con affitti elevati come Milano, l’ente dovrebbe tutelare il diritto all’abitare anziché criminalizzare il movimento di lotta per la casa. Salis ha annunciato che nei prossimi giorni condividerà dati e riflessioni sulla questione abitativa in Italia.

Il post di Ilaria Salis 2
Il post di Ilaria Salis 2

Infine, ha ringraziato Libero & co. per aver contribuito a portare l’attenzione sui problemi abitativi che le stanno a cuore, essenziali per le classi popolari e i giovani. Il suo messaggio è chiaro: mai più persone senza casa, mai più case vuote.