Lite tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti: aperta indagine a Roma
Le versioni contrastanti dell'alterco e le conseguenze fisiche riportate
La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sulla lite accesa tra il regista Paolo Virzì e la sua ex compagna Micaela Ramazzotti. Attualmente, il fascicolo è in fase di modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, e le posizioni di entrambi sono al vaglio dei magistrati che hanno ricevuto una prima informativa dai carabinieri.
Dopo l’alterco che ha coinvolto anche la figlia del regista e il compagno attuale dell’attrice Claudio Pallitto, i due ex si sono reciprocamente denunciati, fornendo versioni contrastanti dell’accaduto.
Micaela Ramazzotti ha raccontato che la lite è iniziata in un ristorante di Roma a seguito di una battuta provocatoria. La situazione si è fatta tesa quando la figlia dell’ex marito ha iniziato a insultarla e a riprendere la scena con il telefono, arrivando a graffiarle il braccio. La Ramazzotti ha riportato cinque giorni di prognosi per lievi escoriazioni.
Paolo Virzì, dal canto suo, ha raccontato di essere stato provocato verbalmente dalla ex moglie e dal suo compagno mentre passeggiava con i figli alla ricerca di un ristorante. Anche il regista e sua figlia hanno riportato cinque giorni di prognosi per le conseguenze dell’alterco.
La situazione è ancora in fase di indagine e le autorità stanno valutando le testimonianze e le prove raccolte per fare chiarezza su quanto accaduto.
- La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sulla lite tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti.
- Le posizioni di entrambi sono al vaglio dei magistrati.
- Le versioni dei due ex sono contrastanti.
- Micaela Ramazzotti ha riportato lievi escoriazioni a seguito dell’alterco.
- Paolo Virzì e sua figlia hanno anche loro riportato conseguenze fisiche.