Cronaca

Omicidio ad Alhendín: il boss pugliese e il suo braccio destro coinvolti

Indagini sulla morte di un narcotrafficante in Spagna

Omicidio ad Alhendín: il boss pugliese e il suo braccio destro coinvolti

Il potente boss pugliese Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, attualmente detenuti, sono stati individuati come i presunti responsabili di un omicidio avvenuto il 21 novembre 2023 ad Alhendín, in Spagna, nella provincia di Granada. Le indagini condotte dalla Guardia Civil spagnola hanno collegato i due criminali all’omicidio, avvenuto in seguito alla loro arresto in una operazione internazionale avvenuta lo scorso febbraio. Raduano era stato arrestato in Francia, mentre Troiano in Spagna.

Secondo quanto emerso, Raduano avrebbe agito dopo essere evaso dal carcere di Badu ‘e Carros di Nuoro all’inizio del 2023, utilizzando un lenzuolo per fuggire. La vittima dell’omicidio era un noto narcotrafficante coinvolto in attività illecite con il boss italiano. Il clan Raduano aveva inizialmente contattato la vittima per affari, fornendogli una cospicua somma di denaro. Tuttavia, le spedizioni di droga finanziate con quei soldi furono intercettate, una dalla Guardia Civil ad Alicante e l’altra in Francia.

La vittima è stata uccisa davanti alla propria abitazione. Le autorità spagnole ritengono che Raduano e Troiano abbiano sparato alla vittima tre volte con un fucile da caccia, per poi fuggire a bordo di un’auto rubata, successivamente ritrovata bruciata non lontano dal luogo del delitto. Il piano omicida sembra essere stato attentamente pianificato: i due criminali avevano rubato tre auto a Granada, cambiato le targhe e monitorato le abitudini della vittima prima di compiere l’omicidio.

L’arma utilizzata per il crimine, un fucile da caccia calibro 12, è stata rinvenuta vicino al luogo dell’omicidio. Raduano è stato successivamente arrestato in Corsica, mentre Troiano è stato catturato a Otura. Il primo è stato estradato in Italia, mentre il secondo è ancora detenuto in Spagna in attesa di essere rimpatriato. Le indagini condotte dalla Guardia Civil hanno concluso attribuendo la responsabilità dell’omicidio ai due italiani.