Sfruttamento e solidarietà: il caso di Satnam Singh
Il presidente Mattarella condanna il tragico episodio e elogia il volontariato italiano
La morte di Satnam Singh, il bracciante immigrato trovato agonizzante e senza un braccio davanti casa, ha scosso l’opinione pubblica, evidenziando una realtà lavorativa disumana che si inserisce in un contesto più ampio di sfruttamento dei lavoratori più vulnerabili. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha condannato duramente questo episodio durante le celebrazioni del 160° anniversario della Croce Rossa italiana.
Mattarella ha definito gravi e inaccettabili comportamenti come quello che ha portato alla morte di Satnam Singh, un giovane lavoratore immigrato che è stato privato di soccorso dopo un tragico incidente sul lavoro. Il presidente ha sottolineato la necessità di contrastare e eliminare con fermezza queste forme di sfruttamento illegale e crudele, evitando di dare l’erronea impressione che possano essere tollerate.
Il capo dello Stato ha anche elogiato il volontariato, definendolo un orgoglio per l’Italia. Ha sottolineato che il volontariato, con le sue diverse forme, rappresenta una preziosa fonte di energia e esprime valori che fanno parte della cultura e dell’identità del popolo italiano. Questo spirito solidale e altruista è diffuso nella vita quotidiana del Paese, contribuendo a mantenerne la grande civiltà che lo contraddistingue.