Tecnologia

Il futuro dei dispositivi: smartphone obsoleti grazie ai chip Neuralink

La rivoluzione tecnologica di Elon Musk e Neuralink

Il futuro dei dispositivi: smartphone obsoleti grazie ai chip Neuralink

Elon Musk, il magnate visionario, ha di nuovo fatto una dichiarazione audace che ha destato scalpore. In risposta a un post su un noto social media, Musk ha profetizzato che in futuro gli smartphone saranno obsoleti poiché tutte le funzioni saranno gestite dai chip Neuralink. Questa previsione, tra le più futuristiche mai fatte dal tycoon sudafricano, ha generato opinioni contrastanti.

Per comprendere appieno il contesto, è importante fare un passo indietro e parlare di Neuralink. Fondata nel 2016 e finanziata principalmente da Musk, Neuralink si propone di sviluppare una tecnologia rivoluzionaria che permetta all’essere umano di interfacciarsi direttamente con dispositivi informatici attraverso il cervello. L’obiettivo è aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche a comunicare tramite il pensiero, con la speranza di potenziare le capacità umane, curare disturbi neurologici e creare una simbiosi tra uomo e intelligenza artificiale.

La storia del primo paziente al mondo a cui è stato impiantato un chip cerebrale da Neuralink è emblematica. Dopo l’approvazione della Food and Drug Administration a maggio 2023, il primo impianto è stato eseguito su un uomo lo scorso gennaio. In breve tempo, il paziente si è ripreso completamente e ha dimostrato di poter controllare il movimento di un mouse con il solo pensiero. Tuttavia, recentemente si è verificato un problema tecnico con il chip, causato dal distacco di alcuni fili dal cervello, che ha compromesso il funzionamento del sistema.

La soluzione proposta, approvata dalla Fda e riportata dal Wall Street Journal, prevede l’installazione dei fili a una profondità maggiore, passando da 3-5 millimetri a 8 millimetri. Con il via libera ottenuto, Neuralink si prepara a eseguire l’intervento su un altro paziente, con l’obiettivo di trattare un totale di 10 pazienti entro la fine dell’anno. L’azienda ha già ricevuto richieste da oltre mille persone tetraplegiche interessate al programma sperimentale.