Lo scandalo di pedofilia nella Chiesa: la morte di Bernard Preynat
Il caso che ha scosso la Francia e rivelato abusi su migliaia di minori
La notizia della morte di Bernard Preynat, l’ex sacerdote coinvolto in uno dei più gravi scandali di pedofilia della Chiesa in Francia, ha scosso l’opinione pubblica. Il 79enne è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Saint-Etienne, dove era stato rilasciato con braccialetto elettronico dopo essere stato condannato a 5 anni di carcere per violenza sessuale su minori.
La scoperta del corpo di Preynat nel bagno ha portato all’apertura di un fascicolo per indagare sulle circostanze della sua morte. Nonostante la procura abbia escluso elementi sospetti sul cadavere, è stata disposta un’autopsia per chiarire definitivamente la causa del decesso.
Il caso Preynat ha scosso l’opinione pubblica francese durante il processo, nel quale è emerso che l’ex sacerdote avrebbe abusato per anni di minori, tra i 7 e i 14 anni, durante i campi scout da lui gestiti per due decenni. Preynat ha ammesso di aver compiuto atti vietati sui ragazzi, causando un grave scandalo che ha coinvolto anche alti prelati, tra cui l’arcivescovo di Lione e cardinale Philippe Barbarin.
Il pubblico ministero ha accusato Preynat di aver distrutto vite umane, sfruttando il silenzio dei genitori e della Chiesa per perpetrare gli abusi. Gli avvocati delle parti civili hanno stimato che le vittime potrebbero essere tra le 3 e le 4mila, evidenziando la gravità dell’azione del prete.
Nonostante le segnalazioni pregresse sul comportamento di Preynat, la diocesi di Lione lo mantenne in carica fino al 2015, permettendo così la continuazione degli abusi. Dopo aver chiesto perdono alle nove vittime presenti in aula, molte altre non hanno potuto ottenere giustizia a causa della prescrizione dei reati.
Preynat, rinunciando all’appello, è stato incarcerato nel 2021 nel centro penitenziario di Saint-Etienne-La Talaudière, nella regione della Loira, per scontare la sua condanna. Un rapporto della commissione francese Sauvè, pubblicato nell’ottobre 2021, ha rivelato che circa 330 mila minori avrebbero subito abusi sessuali da parte di sacerdoti o persone legate alla Chiesa cattolica dal 1950 in poi, evidenziando l’entità del problema all’interno della Chiesa.
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