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Julian Assange liberato: una nuova vita dopo anni di detenzione

La storia di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, e il suo ritorno alla libertà

Julian Assange liberato: una nuova vita dopo anni di detenzione

Julian Assange, 52 anni, ha finalmente lasciato il carcere di massima sicurezza vicino a Londra, dove ha trascorso cinque lunghi anni, per intraprendere un nuovo capitolo della sua vita. La notizia della sua liberazione è giunta inattesa nella notte tra lunedì e martedì, segnando una svolta significativa nella sua vicenda legale.

L’accordo di patteggiamento raggiunto con la giustizia americana per la fuga di notizie riservate ha aperto la strada alla sua libertà e alla possibilità di tornare in Australia, sua terra natale. Canberra ha commentato che il caso di Assange si è protratto troppo a lungo, sottolineando l’importanza di questa nuova fase.

Il fondatore di WikiLeaks ha accettato di dichiararsi colpevole di una singola accusa, che comporterà 64 mesi di carcere, ma che saranno compensati con il tempo già trascorso dietro le sbarre. Questo accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti lo rende di fatto un uomo libero, una volta che sarà ratificato.

Christine Assange, madre di Julian, ha espresso il suo sollievo per la fine del calvario vissuto dal figlio, sottolineando il potere e l’importanza della diplomazia silenziosa che ha portato a questo risultato.

Il fondatore di Wikileaks ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh dopo 1901 giorni di detenzione, ottenendo la libertà su cauzione dall’Alta Corte di Londra. È stato rilasciato all’aeroporto di Stansted, da cui ha preso un aereo per lasciare il Regno Unito, segnando così la fine di un lungo periodo di detenzione.

La liberazione di Assange è stata possibile grazie a una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader politici di varie fazioni, fino alle Nazioni Unite. Questo sforzo collettivo ha aperto la strada a negoziati che hanno portato all’accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Assange, dopo oltre cinque anni trascorsi in isolamento in una cella di 2×3 metri, presto potrà riunirsi alla moglie Stella Assange e ai loro figli, che hanno dovuto conoscere il padre solo dietro le sbarre. Questo nuovo capitolo segna una svolta nella sua lunga battaglia legale.

Stella Assange ha espresso la sua immensa gratitudine a coloro che si sono mobilitati nel corso degli anni per la liberazione di Julian, sottolineando la gioia per la sua libertà ritrovata.

Il caso di Assange ha suscitato polemiche e dibattiti a livello internazionale, con funzionari statunitensi che lo hanno accusato di aver messo in pericolo fonti riservate e informazioni sensibili attraverso WikiLeaks. Il presidente Joe Biden aveva accennato a un possibile accordo per riportare Assange in Australia, ma funzionari dell’FBI e del Dipartimento di Giustizia hanno insistito sulla necessità di una dichiarazione di colpevolezza da parte dell’australiano.

La vicenda di Julian Assange, nato a Townsville nel 1971, ha avuto inizio nel 2010 quando ha rivelato documenti segreti statunitensi tramite WikiLeaks, scatenando una serie di eventi che lo hanno portato in carcere e in una lunga battaglia legale. Dopo anni di detenzione e controversie, ora ha la possibilità di ricominciare la sua vita in libertà.

Dal 2010 a oggi, Assange ha vissuto momenti di detenzione e asilo politico, ma ora, finalmente, può tornare in Australia come uomo libero, lasciandosi alle spalle una vicenda che ha suscitato scalpore e dibattiti in tutto il mondo.