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Omicidio nel parco: giovane massacrato da coetanei

Dettagli sconvolgenti sull'aggressione mortale a Pescara

Omicidio nel parco: giovane massacrato da coetanei

Venticinque coltellate sono state inferte sul corpo di Thomas Christopher Luciani, il giovane ucciso nel parco Baden Powell a Pescara da due coetanei. Il medico legale Christian D’Ovidio ha confermato il numero delle ferite durante l’autopsia. Le lesioni ai polmoni hanno causato uno shock emorragico irreversibile, portando alla morte del ragazzo, abbandonato nel parco mentre i suoi aggressori si dirigevano al mare.

Secondo le prime informazioni, Thomas sarebbe deceduto rapidamente. L’autopsia, lunga e complessa, è durata sei ore per identificare le lesioni fatali. Il medico legale ha eseguito anche prelievi per esami di laboratorio e depositerà la sua relazione in Procura entro 60 giorni.

I due 16enni sospettati di aver massacrato Thomas nel parco hanno visto convalidare il loro fermo. I pm David Mancini e Angela D’Egidio hanno evidenziato che i giovani avrebbero agito in concorso, infliggendo ripetute coltellate al coetaneo in zone vitali, con crudeltà e sevizie, anche dopo averlo lasciato esanime a terra. Il giudice ha disposto la custodia in un Istituto per i minori, poiché c’è il rischio di fuga.

Il quadro indiziario suggerisce che l’unico intento dei due aggressori fosse causare sofferenza e morte a Thomas. Il gip ha sottolineato che l’azione è stata determinata dall’impulso lesivo di uccidere un essere umano per motivi futili, circostanza che potrebbe portare a attenuanti e misure alternative in sede processuale.

I funerali di Thomas si terranno domani, 28 giugno, alle 17, nella chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria a Rosciano. L’arcivescovo metropolita di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, e il parroco don Mario Spadaccini celebreranno la funzione. A Rosciano sarà dichiarato il lutto cittadino.

Il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, ha evidenziato che il delitto denota un quadro di disagio culturale, dove i giovani sono influenzati da stimoli subculturali che esaltano la violenza, la droga e l’uso di armi. Bellelli ha sottolineato che i giovani sono sempre connessi, ascoltando musica che incita alla delinquenza, evidenziando un disagio culturale diffuso.

Staff
  • PublishedJune 27, 2024