Cronaca

Omicidio del corriere argentino sul Monte Amiata: svelata la verità

Indagini, arresti e nuovi sviluppi nel caso del corriere scomparso con borse Gucci

Omicidio del corriere argentino sul Monte Amiata: svelata la verità

Inizia a delinearsi la verità sull’omicidio di Nicolas Matias Del Rio, il corriere argentino scomparso sull’Amiata il 22 maggio mentre stava consegnando borse di lusso, ritrovato senza vita un mese dopo, il 25 giugno. Gli inquirenti stanno indagando per omicidio volontario e sequestro di persona, con il furto del maxi-carico di borse Gucci dal valore di circa 500mila euro a fare da sfondo.

Pochi giorni dopo la scomparsa del 40enne, il suo furgone è stato ritrovato quasi completamente distrutto dalle fiamme, con i contenitori delle borse vuoti nelle vicinanze. Le intercettazioni raccolte dai carabinieri e diffuse da Chi l’ha visto si concentrano sul corriere, senza mai menzionare le borse. I principali indagati sono Klojan Gjoni, di origini albanesi, fermato a Ciampino mentre stava per partire per l’Albania, e l’amico Ozgur Bozkurt, di origini turche, fermato nella sua abitazione in provincia di Grosseto. Insieme a loro al momento della scomparsa del corriere c’era anche Kaia Emre.

Due nuovi indagati si sono aggiunti alla lista: Niko Gjoni, padre di Klodian, e Zindan Bozkurt, parente di Ozgur. Durante l’interrogatorio, Zindan Bozkurt avrebbe ammesso le proprie responsabilità, ma i dettagli della vicenda rimangono ancora poco chiari. La mancanza del gps sul furgone solleva interrogativi sulla possibile coinvolgimento di altre persone.

Nel corso delle intercettazioni, emerge un dialogo inquietante tra Klodjan Gjoni e sua sorella, che fa riferimento alla scoperta del corpo di Nicolas. Anche i genitori del 33enne sembrano essere a conoscenza del furto, con il padre finito sotto inchiesta. Attraverso il suo avvocato Alessio Bianchini, Gjoni ha richiesto di essere ascoltato dai pubblici ministeri Giovanni De Marco e Valeria Lazzarini per chiarire la sua posizione, contribuendo così a ritrovare il corpo di Nicolas nel pozzo della villetta a Case Sallustri, nel comune di Arcidosso.

Oggi, 28 giugno, l’autopsia sul corpo di Nicolas è stata affidata al professor Mario Gabbrielli. Non sono stati riscontrati segni di lesioni da arma contundente o da taglio, suggerendo che il 40enne potrebbe essere morto per soffocamento o strangolamento. L’esame autoptico fornirà ulteriori dettagli per la ricostruzione di questa tragica vicenda.