Sfera Ebbasta a San Siro: polemiche e riconciliazione
La vicenda delle 'invasioni di campo' durante i concerti
Sfera Ebbasta ha realizzato un sogno per molti cantanti italiani: esibirsi a San Siro. Durante le due date sold out, però, si sono verificate due ‘invasioni di campo’. In entrambi i casi, due persone, tra cui un giovane, sono riuscite a salire sul palco mentre Sfera si esibiva.
Alla prima invasione, il cantante è rimasto incredulo e ha quasi accettato la situazione. Tuttavia, alla seconda invasione, ha respinto il giovane che aveva cercato di abbracciarlo. Ha dichiarato: “Quando vi devo dare il cinque scendo io, vi scongiuro non venitemi a disturbare sul palco. Vi voglio bene a tutti, quando vorrò darvi il cinque, scenderò io. Per favore, smettetela di salire sul palco, perché se qualcuno si fa male, poi la colpa ricade su di me, anche se non è così”.
Nonostante la sua posizione, Sfera è stato oggetto di dure critiche. Molti hanno commentato sui social che avrebbe potuto concedere l’abbraccio, confrontando la sua reazione con quella di altri artisti come Michael Jackson e Mahmood.
Dopo le numerose critiche ricevute, Sfera ha deciso di rompere il silenzio. Su Threads ha lanciato un appello: “Mi dispiace per il ragazzo che è salito sul palco. Scusami, fratello, non era mia intenzione. Se qualcuno lo conosce, mi contatti e gli regalerò un accredito per uno degli spettacoli del 2025”.
Il giovane, su TikTok, ha pubblicato un video in cui si scusa con Sfera e chiede di porre fine alla polemica contro di lui. Ha dichiarato: “Vedo che molte persone stanno attaccando Sfera, forse in parte è giusto per il modo in cui si è comportato con me, ma è sbagliato ciò che ho fatto. Capisco il gesto. In ogni caso, non mi arrabbio con Sfera perché probabilmente anch’io, al suo posto, avrei reagito allo stesso modo. Resti comunque il mio idolo. Sfera, se guarderai questo video, sappi che non volevo dipingerti come il cattivo, non volevo farti diventare il bersaglio di tutti e sarai sempre il mio idolo”.
Una situazione che si è risolta positivamente, dimostrando che tutto è bene quel che finisce bene.
