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Attacco all’ambasciata israeliana a Belgrado: tentativo terroristico sventato

Un uomo armato di balestra attacca l'ambasciata, poliziotto ferito ma autore neutralizzato

Attacco all’ambasciata israeliana a Belgrado: tentativo terroristico sventato

Un uomo ha attaccato l’ambasciata israeliana a Belgrado, in Serbia, questa mattina del 29 giugno. Armato di una balestra con frecce, ha ferito un agente di sicurezza prima di essere ucciso. Il governo serbo ha definito l’incidente come un tentativo di attacco terroristico.

Il ministero degli Esteri di Belgrado ha confermato l’accaduto, dichiarando: “Oggi c’è stato un tentativo di attacco terroristico nei pressi dell’ambasciata di Israele a Belgrado”. Fortunatamente, l’ambasciata era chiusa al momento dell’attacco e nessun membro del personale diplomatico è rimasto ferito, ma un poliziotto è stato colpito.

Il portavoce della polizia, Veljko Mijailovic, ha riferito che è stato lo stesso agente ferito a neutralizzare l’assalitore, evitando ulteriori vittime. Il poliziotto, gravemente ferito, ha subito un intervento chirurgico, come confermato dal ministro dell’Interno.

Secondo il ministro dell’Interno serbo Ivica Dacic, l’autore dell’attentato è un giovane di 25 anni di nome Milos Zujovic, noto come Salahudin dopo la conversione all’estremismo islamico. Risiedeva a Novi Pazar, città del sudovest della Serbia, capoluogo del Sangiaccaro, regione a maggioranza musulmana. Dacic ha annunciato che sono in corso indagini e perquisizioni per individuare i contatti dell’attentatore.

La situazione è in evoluzione e le autorità stanno lavorando per fare luce su questo grave episodio. Resta da capire quali siano state le motivazioni e le eventuali connessioni di Milos Zujovic con gruppi estremisti. La comunità internazionale resta in allerta di fronte a simili atti di violenza.