Cronaca

Tragedia sul lavoro: tre giovani morti in incidenti in Italia

Ricostruzione e drammatiche conseguenze di un venerdì nero

Tragedia sul lavoro: tre giovani morti in incidenti in Italia

Una tragedia che continua a colpire l’Italia da Nord a Sud, con giovani che perdono la vita sul lavoro. Nell’ultimo venerdì nero, tre giovani sono morti in incidenti sul lavoro, da Canicattì (Agrigento) a Minturno (Latina), fino a Venezia, dove Marco Salvagno, un giovane operaio di 21 anni originario di Chioggia, è deceduto in un grave incidente avvenuto in un capannone della società Boscolo Bielo di Santa Marta.

La dinamica della tragedia che ha portato alla morte di Marco Salvagno è ancora oggetto di indagine da parte dei carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, il giovane ha subito un’emorragia dopo essersi tagliato l’arteria femorale all’altezza del ginocchio. Nonostante i tentativi di rianimazione dei medici del Suem, purtroppo non ce l’ha fatta. Il ferimento è avvenuto intorno alle 16 e il ragazzo è stato trasferito all’ospedale Civile di Venezia, dove è deceduto verso le 18.30.

La tragedia è avvenuta in un momento di nervosismo in una giornata calda e afosa, quando il giovane ha accidentalmente sfondato una lastra di vetro con la gamba, rimanendo intrappolato fino al ginocchio tra i pezzi di vetro che hanno reciso l’arteria femorale, causando una grave emorragia. I primi soccorritori sono stati i colleghi, seguiti dai medici del Suem che sono intervenuti in idroambulanza a Rio della Scomenzera per una rianimazione che purtroppo non ha avuto esito positivo. Successivamente, il giovane è stato trasferito all’ospedale Civile, dove è deceduto poco dopo il ricovero.

Il titolare dell’azienda Boscolo Bielo si è detto sconvolto per l’accaduto, ringraziando i soccorritori e esprimendo il suo cordoglio per la tragedia. Anche i sindacati hanno espresso il loro cordoglio e hanno sottolineato l’importanza della prevenzione sul luogo di lavoro per evitare situazioni tragiche simili.

La giornata nera ha visto la morte di altri due giovani: Francesco Mazzucco, schiacciato da un trattore a Minturno, in provincia di Latina, e Angelo Giardina, deceduto in un incidente in un’impresa edile di Canicattì, in provincia di Agrigento. A questi si aggiunge Claudio Tigni, un operaio di 58 anni precipitato nel fiume Adda durante i lavori su un cavalcavia tra Milano e Bergamo, il cui corpo non è ancora stato ritrovato.

Secondo i dati dell’Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate fino al 31 maggio 2024 sono state 251.132, con un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Le denunce con esito mortale sono state 369, registrando un aumento del 3,1%. Numeri drammatici che evidenziano la necessità di maggiori misure di sicurezza e prevenzione sul luogo di lavoro.