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Condannata per revenge porn: la storia di Alessandra Stincone

Una vicenda di diffusione illecita di immagini intime su social network e bar

Condannata per revenge porn: la storia di Alessandra Stincone

Una 37enne di Canicattì, Alessandra Stincone, è stata condannata a 1 anno, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per aver diffuso una foto hard di un’amica senza il suo consenso. La donna ha utilizzato WhatsApp, Facebook, Messenger e TikTok, arrivando anche a pubblicare l’immagine sui social network dell’ex fidanzato. Non soddisfatta della diffusione online, ha stampato la foto e l’ha affissa nei bagni di alcuni bar del centro cittadino.

I fatti risalgono a febbraio del 2023, quando la vittima, dopo aver avuto dei contrasti con l’imputata, ha scoperto che la propria immagine intima circolava online. La donna ha sporto denuncia alla polizia, sospettando subito di Alessandra. Il pubblico ministero Elenia Manno ha ordinato una perizia informatica sui dispositivi sequestrati all’imputata, che ha confermato la diffusione illecita dell’immagine.

Dopo aver ratificato l’accordo tra la procura e l’avvocato di Alessandra, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha emesso la sentenza. La donna ha patteggiato la pena per revenge porn, evitando così un processo vero e proprio. I dispositivi elettronici sono stati restituiti solo dopo aver eliminato definitivamente la foto, sotto la supervisione della polizia giudiziaria.