Emergenza maltempo in Italia: critiche al governo per gestione risorse e assicurazioni
Il ministro per la protezione civile sotto accusa per mancanza di strategia e trasparenza
Mentre una parte d’Italia si trova ad affrontare i danni provocati dall’ennesima ondata di maltempo, con una situazione particolarmente critica in Valle D’Aosta, a Cogne, le dichiarazioni del ministro per la protezione civile italiana non hanno portato rassicurazioni. Interpellato da Sky Tg24 riguardo ai danni causati dal maltempo nel fine settimana in Piemonte e Valle d’Aosta, il ministro ha sottolineato la necessità di rivolgersi alle assicurazioni per affrontare la situazione. Ha evidenziato la mancanza di risorse per far fronte a un’emergenza ormai quasi quotidiana.
Nello stesso contesto, il ministro ha ammesso la mancanza di una programmazione seria per affrontare il dissesto idrogeologico e la mitigazione del terremoto, sottolineando che non sono le risorse a mancare, ma una strategia ben definita. Ha evidenziato una dispersione delle risorse a livello regionale e locale, con più di 6 miliardi di euro destinati alla messa in sicurezza del territorio, ma con una mancanza di trasparenza nella gestione di tali fondi.
Le dichiarazioni del ministro hanno suscitato reazioni negative dalle opposizioni, che hanno definito il governo come “climafreghista” e accusato l’istituzione di delinquere. I rappresentanti dell’opposizione hanno criticato l’idea di ricorrere alle assicurazioni private per gestire calamità naturali, sottolineando che ciò non rispecchia gli impegni presi con i cittadini e le imprese.
Il senatore del Pd, Daniele Manca, ha commentato che l’utilizzo del meccanismo assicurativo per affrontare calamità gravi non è dignitoso per la credibilità del governo. Nicola Fratoianni ha aggiunto che il governo dovrebbe adottare politiche di adattamento e contrasto alla crisi climatica, invece di scaricare la responsabilità sulle aziende e i cittadini. Ha criticato il sostegno alle compagnie assicurative, definendolo un ulteriore regalo a loro dopo i favori alle compagnie energetiche.