Cronaca

Tragedie negli ospedali calabresi: dubbi sulla qualità dell’assistenza sanitaria

Indagini in corso dopo due casi sospetti che hanno scosso la regione

Tragedie negli ospedali calabresi: dubbi sulla qualità dell’assistenza sanitaria

La scorsa estate è stata particolarmente difficile per gli ospedali calabresi, con due casi sospetti che hanno scosso l’opinione pubblica. Il primo episodio risale a domenica 30 giugno, quando Christian Guarnieri, un giovane di 34 anni, si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Locri per forti dolori addominali. Dopo un lungo periodo di attesa, è stato visitato dai medici e poi dimesso. Tuttavia, poco dopo il suo rientro a casa, è deceduto. I genitori hanno immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri e la Procura ha sequestrato la salma in attesa dell’autopsia.

La morte di Christian ha scosso profondamente la comunità di Locri, dove era molto conosciuto ed apprezzato. L’assessore regionale al Lavoro e alla formazione, Giovanni Calabrese, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e ha visitato la città per manifestare solidarietà. Calabrese ha sottolineato l’incredulità di fronte a quanto accaduto, nonostante gli sforzi per potenziare la sanità in Calabria.

Parallelamente, un’altra tragedia ha colpito l’ospedale di Tropea, dove un turista romano di 54 anni, Fabio Cisotto, è deceduto a causa di una crisi respiratoria. L’uomo si trovava in vacanza con la famiglia e si era recato al pronto soccorso per un mal di gola persistente. Nonostante i sintomi evidenti, il personale medico sembra non aver valutato correttamente la gravità della situazione, e l’uomo è morto a causa di uno shock anafilattico.

Entrambi i casi hanno sollevato dubbi e preoccupazioni sulla qualità dell’assistenza sanitaria in Calabria. La Regione ha avviato un’indagine interna per verificare le procedure seguite nei due ospedali e chiarire eventuali responsabilità. L’autopsia sarà fondamentale per comprendere le cause dei decessi e garantire giustizia alle famiglie colpite.