Crisi e cambiamenti per Chiara Ferragni: il declino del brand dopo il ‘pandoro gate’
Rimozione manager, chiusura negozio storico e reazioni del pubblico: le ultime novità
Le conseguenze del noto “pandoro gate” continuano ad avere ripercussioni per Chiara Ferragni. Dopo la separazione da Fedez, che secondo il rapper stesso sarebbe stata influenzata dalla complicata situazione riguardante la moglie, le società legate all’influencer hanno subito importanti cambiamenti. L’ex manager Fabio Maria Damato è stato rimosso dalla gestione, mentre la madre Marina Di Guardo è entrata nella holding Sisterhood con un ampio ruolo decisionale.
Recentemente è emerso un nuovo dettaglio legato alla crisi scatenata dal caso Balocco. Secondo il settimanale Chi, a agosto chiuderà uno dei negozi più famosi e storici di Chiara Ferragni, situato in via Capelli a Milano. Questo è stato il primo store a marchio Chiara Ferragni, aperto nel 2017, vicino a Piazza Gae Aulenti, con una superficie di 120 metri quadrati. All’epoca, il marchio Chiara Ferragni era già presente in oltre 300 punti vendita nel mondo e sul sito e-commerce.
Nel primo giorno dei saldi invernali, poco dopo l’inizio della crisi mediatica legata all’errore di comunicazione, si notò che il negozio era quasi vuoto, segno evidente delle difficoltà che stava attraversando il brand Ferragni. Una cliente commentò: “Chiara Ferragni è in declino, poverina. Non abbiamo nulla del suo brand e non credo che compreremo mai qualcosa. Stavo guardando una valigia rosa per mia figlia che andrà a Londra, ma penso che non la prenderò”.
Negli ultimi mesi, Chiara Ferragni non ha più parlato pubblicamente della situazione economica delle sue società. Nei social media, l’influencer continua a mostrarsi serena durante la sua prima estate senza Fedez, partecipando a cene, feste e trascorrendo del tempo con amici e familiari. “Sono più bella? Mi fa bene la separazione”, ha detto recentemente a un passante sulla spiaggia di Forte dei Marmi, accogliendo un avvicinamento che non era mai successo prima.
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