Omicidio nelle Fonderie Bozzoli: Latitante l’Imprenditore Giacomo Bozzoli
Drammatica fuga dopo condanna all'ergastolo per l'omicidio dello zio
La vicenda riguardante l’imprenditore Giacomo Bozzoli ha preso una svolta drammatica: dopo due condanne all’ergastolo, la corte di Cassazione ha emesso una sentenza definitiva confermando la sua colpevolezza nell’omicidio dello zio Mario Bozzoli, titolare delle fonderie Bozzoli di Marcheno. Nonostante non fosse mai stato sottoposto a misure cautelari, Bozzoli è fuggito appena i carabinieri hanno tentato di notificargli l’ordine di carcerazione presso la sua villa a Soiano, in provincia di Brescia.
Le indagini hanno rivelato che Giacomo avrebbe ucciso lo zio gettandolo in un forno della fonderia, un omicidio brutale motivato da dissidi economici legati all’attività imprenditoriale. Anche un operaio della fonderia, Giuseppe Ghirardini, sarebbe stato coinvolto nella distruzione del corpo di Bozzoli, ma è stato trovato morto nei boschi della Valcamonica poco dopo la scomparsa del titolare.
Attualmente, Giacomo Bozzoli è latitante e le autorità lo cercano in Italia e all’estero. Si sospetta che sia fuggito con la moglie e il figlio a bordo di una Maserati, senza passaporto valido. Nonostante i tentativi di convincerlo a tornare, al momento non ci sono notizie certe sulla sua posizione.
L’imputato, che compirà quarant’anni il prossimo 20 luglio, si è sempre dichiarato innocente nonostante le prove schiaccianti presentate durante il processo. La sua freddezza e determinazione nel nascondere le prove e nel mantenere la propria innocenza hanno impressionato i giudici, che lo hanno condannato per omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere.
La famiglia Bozzoli, intanto, è sotto stretta sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, mentre si attendono ulteriori sviluppi sul caso e sulla possibile emissione di un mandato di cattura internazionale nei confronti di Giacomo Bozzoli.
