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Operazione contro mafia ad Aprilia: Sindaco coinvolto in scambio elettorale

Indagini svelano infiltrazioni mafiose nel Comune di Aprilia

Operazione contro mafia ad Aprilia: Sindaco coinvolto in scambio elettorale

Un’ampia operazione condotta dal comando provinciale dei carabinieri e dalla Dia, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, è in corso dal mattino di oggi, 3 luglio, contro un’organizzazione mafiosa radicata nel territorio di Aprilia. Le forze dell’ordine stanno dando esecuzione a un’ordinanza emessa dal tribunale di Roma che prevede misure cautelari per 25 persone, alcune delle quali sospettate di far parte di un’associazione dedita a estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti.

Tra gli arrestati figura anche il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, posto ai domiciliari. È accusato di scambio elettorale politico-mafioso e concorso esterno in associazione camorristica. Durante la conferenza stampa, il procuratore Francesco Lo Voi e il procuratore aggiunto Ilaria Calò hanno rivelato che le accuse mosse contro Principi riguardano non le elezioni amministrative del maggio 2023, quando è stato eletto sindaco, ma quelle del 2018, quando è diventato vicesindaco.

Secondo l’ordinanza cautelare, Principi avrebbe accettato la promessa di due imprenditori legati al clan di procurare voti in cambio di favori: almeno 200 voti dei 453 ottenuti da Principi in quella tornata elettorale sarebbero stati ottenuti grazie a questo sistema, in cambio di lavori presso ditte legate all’organizzazione e posti di lavoro.

Un’ulteriore persona raggiunta dalle misure cautelari è un assessore comunale. Nell’ambito dell’inchiesta risultano indagati l’ex sindaco di Aprilia, Antonio Terra, e l’ex assessore ai lavori pubblici, Luana Caporaso, entrambi consiglieri comunali dell’opposizione.

È da notare che già nel 2022 altri due Comuni della zona pontina, Anzio e Nettuno, erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose. L’attività investigativa è partita nel 2018, avviata dalla Direzione investigativa antimafia e dal reparto territoriale dei carabinieri di Aprilia, con il coordinamento della Dda. Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un gruppo che operava anche nei comuni limitrofi, sfruttando l’intimidazione e l’omertà dei cittadini per gestire traffico di droga, estorsioni, usura e detenzione di armi.

Le indagini hanno permesso di scoprire anche rapine, lesioni e minacce utilizzate per imporsi sul territorio, ottenere il sostegno di detenuti affiliati, praticare usura e attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori di Aprilia, nonché detenere e portare armi per mantenere il controllo e acquisire la gestione di attività economiche, appalti e servizi pubblici, ostacolando anche il libero esercizio del voto.

Staff
  • PublishedJuly 3, 2024