Mondo

Netanyahu verso un possibile cessate il fuoco a Gaza: tensioni e pressioni

Il premier israeliano sotto scacco tra Hamas, IDF e Biden

Netanyahu verso un possibile cessate il fuoco a Gaza: tensioni e pressioni

Dopo le recenti tensioni con gli Stati Uniti e i vertici dell’esercito israeliano, Benjamin Netanyahu sembra muoversi verso un possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il premier ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per discutere delle proposte avanzate da Hamas riguardo alla fine delle ostilità e a un possibile accordo sugli ostaggi israeliani. La notizia è stata riportata da una fonte dell’ufficio del premier citata dal quotidiano israeliano Times of Israel.

Prima dell’incontro, Netanyahu avrà consultazioni con il suo team negoziale, come riferito dalla stessa fonte. Un segnale indiretto di movimento a Tel Aviv potrebbe essere rappresentato da un colloquio telefonico tra il capo della Casa Bianca, Joe Biden, e Netanyahu, previsto per la giornata odierna. Il presidente statunitense ha esercitato pressioni su Israele affinché raggiunga un accordo con Hamas, dopo la risposta positiva della fazione palestinese riguardo alla tregua e agli ostaggi, risposta attualmente in fase di valutazione da parte di Israele.

Biden non è l’unico a tenere d’occhio Netanyahu. All’interno del Paese, si fa sempre più evidente la frattura tra il premier e le Forze di Difesa Israeliane (IDF). Due settimane fa, il portavoce dell’esercito, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha pubblicamente criticato la linea dura adottata da Netanyahu, sostenendo che l’idea di annientare Hamas equivale a ingannare l’opinione pubblica. Questo contrasta con le dichiarazioni del premier, il quale ha affermato che l’offensiva a Gaza proseguirà fino alla completa distruzione di Hamas.

Le preoccupazioni delle IDF non si limitano alla Striscia di Gaza, ma si estendono anche alla situazione al confine con il Libano, dove il rischio di un’escalation con Hezbollah potrebbe mettere a dura prova l’esercito, considerando anche le limitate risorse di munizioni. Netanyahu ha finora resistito alle pressioni per un cessate il fuoco, temendo anche conseguenze politiche: un’interruzione dei raid senza la completa sconfitta di Hamas potrebbe portare all’uscita dal governo delle forze di estrema destra.

Le famiglie degli ostaggi accusano Netanyahu di mettere a rischio le vite dei loro cari in una guerra senza fine. La pressione per un cambiamento di rotta è forte, con l’amministrazione Biden che cerca di spingere il premier a riconoscere che la guerra a Gaza sta giungendo al termine. Questa ammissione potrebbe portare alla caduta del governo di Netanyahu e a elezioni anticipate, come riportato dal quotidiano israeliano Haaretz.

Links:

Staff
  • PublishedJuly 4, 2024