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La rivincita di Jeremy Corbyn: rielezione come indipendente a Westminster

La sconfitta del Labour e la vittoria personale di Corbyn contro Starmer

La rivincita di Jeremy Corbyn: rielezione come indipendente a Westminster

Jeremy Corbyn è stato rieletto al Parlamento di Westminster nel seggio londinese di Islington North, che detiene dal lontano 1983. Tuttavia, questa volta non rappresenterà il Labour, partito che ha guidato per cinque anni, dal 2015 al 2020. Corbyn si è candidato come indipendente dopo essere stato espulso dal partito a cui ha dedicato la sua intera carriera politica. La decisione di escluderlo è stata presa da Keir Starmer, suo successore, che una volta era stato il suo stretto collaboratore e ministro ombra per la Brexit. Da quando ha assunto la leadership dei laburisti, Starmer ha messo in difficoltà la sinistra, portando all’uscita e in alcuni casi all’espulsione dei membri della fazione corbynista.

Starmer, il nuovo leader del Labour, ha escluso la candidatura di Corbyn, spingendolo a presentarsi come indipendente. Questa scelta è stata supportata dai numerosi sostenitori che Corbyn ha ancora nella sua circoscrizione e nel Paese. La sua scommessa è stata vincente: con 24.120 voti ha superato il candidato laburista, Praful Nargund, fermo a 16.873 voti. Dopo l’annuncio della vittoria, il 75enne Corbyn ha dichiarato di essere orgoglioso del suo collegio elettorale per aver sostenuto una politica più gentile, inclusiva e compassionevole.

Nell’ottobre 2020, Corbyn è stato sospeso dal Labour a causa di un commento su un rapporto sulle accuse di antisemitismo all’interno del partito. Il rapporto evidenziava gravi lacune nel modo in cui il problema era stato affrontato. Durante la sua leadership, Corbyn è stato costantemente attaccato con l’accusa di antisemitismo, che è stata strumentalizzata dalla stampa avversaria e dall’opposizione interna del partito. Corbyn ha sempre sostenuto che anche un solo caso di antisemitismo è inaccettabile, ma ha difeso la sua posizione affermando che il problema era stato esagerato per motivi politici da avversari interni ed esterni al partito, nonché dai media.

La sospensione di Corbyn è stata revocata dopo 19 giorni, ma Starmer lo ha mantenuto ai margini, costringendolo a rimanere a Westminster come indipendente. Con la sua rielezione, Corbyn ha ottenuto una piccola rivincita in una situazione difficile per un politico strettamente legato al Labour. In un post sui social media, ha espresso la speranza di un futuro che metta al centro gli interessi della maggioranza. Questo richiama lo slogan del partito durante la sua leadership: “Per i tanti, non per i pochi”. Durante quel periodo, il partito ha ispirato migliaia di giovani che lo hanno acclamato come una rock star al Glastonbury Festival, intonando il coro da stadio “Ooooh Jeremy Corbyn”.

La vittoria di Starmer è stata definita una “vittoria senza cuore”. Nonostante il notevole successo in termini di seggi, il Labour attuale ha ottenuto meno voti rispetto al passato. Nel 2017, sotto la guida di Corbyn, il partito ha ottenuto il 40% dei voti a livello nazionale, ma ha eletto solo 262 deputati a causa del sistema elettorale britannico. Questa volta, nonostante il 33,8% dei voti, i laburisti hanno conquistato quasi il doppio dei seggi, 410, grazie alla sconfitta dei Tory. Per Corbyn, ancora considerato dai suoi sostenitori come “il miglior premier che non avremo mai”, questa è stata un’altra piccola e simbolica rivincita sul suo successore.

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Staff
  • PublishedJuly 5, 2024