Cronaca

Padre condannato a dieci anni di carcere per abusi sulla figlia minorenne

Una storia di violenze familiari e giustizia per la vittima

Padre condannato a dieci anni di carcere per abusi sulla figlia minorenne

Un padre condannato a dieci anni di carcere per violenze e abusi ripetuti sulla figlia minorenne per sei anni, da quando la bambina aveva sette anni fino ai dodici. Oggi la ragazzina ha quasi quattordici anni. Il 63enne è stato giudicato con il rito abbreviato ieri, accettando la sentenza richiesta dal pubblico ministero. Ha ottenuto le attenuanti generiche, ma non quelle per le aggravanti delle violenze sulla figlia minorenne, forse grazie alla sua ammissione scritta di responsabilità.

La vittima, oggi adulta, ha dichiarato: “Per me non è più mio padre. Non lo perdonerò mai. È tutto tranne che un uomo.” La denuncia è stata presentata dalla madre della ragazza dopo che il fratello maggiore ha riferito gli abusi confessati dalla sorella nel dicembre 2022. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti che hanno portato al rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata.

Il padre inizialmente ha negato le accuse, ma successivamente ha ammesso parzialmente le proprie responsabilità. Gli abusi sarebbero avvenuti durante i fine settimana in cui la bambina trascorreva del tempo con il padre, separato e poi divorziato dalla madre.

L’avvocato della vittima ha parlato di oltre 500 episodi di abusi e toccamenti ripetuti, inclusi quelli nelle parti intime. L’imputato ha offerto un risarcimento di 40mila euro alla ex moglie e al figlio, ma è stato rifiutato. Il tribunale ha deciso che il risarcimento sarà stabilito in sede civile.

Oltre alla condanna a dieci anni di carcere, l’uomo ha ricevuto una multa di 100mila euro per la ex moglie (in rappresentanza della figlia minorenne), 10mila euro per la donna stessa e 20mila euro per il figlio maggiore. Ha perso la responsabilità genitoriale, il diritto agli alimenti e alla successione. Gli è stato vietato di svolgere incarichi o lavori in ambienti frequentati da minori e, una volta scontata la pena, di avvicinarsi a luoghi frequentati principalmente da minori per due anni.

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