Cronaca

La fuga di Giacomo Bozzoli: caccia internazionale all’ergastolano in fuga

Le indagini e la latitanza del condannato per l'omicidio dello zio Mario

La fuga di Giacomo Bozzoli: caccia internazionale all’ergastolano in fuga

La caccia a Giacomo Bozzoli prosegue senza sosta. Il 39enne è ancora latitante dopo la condanna all’ergastolo della Cassazione per l’omicidio dello zio Mario. Dopo essersi separato dalla compagna e dal figlio di 9 anni, che inizialmente lo avevano seguito all’estero, Bozzoli è ancora in fuga.

Le indagini continuano e le forze dell’ordine stanno conducendo ricerche estese per rintracciare Bozzoli, che potrebbe essersi spinto verso Sud, magari con l’intenzione di raggiungere le coste africane. Il procuratore generale Guido Rispoli ha sottolineato che Bozzoli non avrà vita facile e ha invitato il latitante a costituirsi per il bene del figlio e per riportare tranquillità alla sua famiglia.

Durante un’intervista, il procuratore generale ha spiegato che non erano state adottate misure cautelari durante i processi precedenti poiché non erano emerse esigenze cautelari rilevanti. Anche la polizia non aveva avanzato richieste in tal senso. Recentemente, il figlio di Bozzoli è stato ascoltato in procura con il supporto di psicologi forensi.

La procura di Brescia ha acquisito le immagini delle telecamere del resort di lusso di Marbella, dove Bozzoli è stato ripreso insieme alla sua famiglia. Queste immagini sono cruciali per le indagini e confermano la testimonianza della receptionist che lo ha riconosciuto, confermando il punto di partenza della sua latitanza.

Bozzoli è stato condannato per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015. Il movente sarebbe stato legato a questioni economiche legate alla fonderia di famiglia. Bozzoli è stato descritto come un individuo violento e prevaricatore che avrebbe pianificato l’omicidio del suo zio nei minimi dettagli.

Le ricerche sono state estese anche in Sudamerica, dove Bozzoli potrebbe essersi rifugiato con una falsa identità. Le indagini si concentrano sia a livello internazionale che nazionale, con particolare attenzione alla criminalità dell’Est. Si sospetta che Bozzoli abbia le risorse economiche per vivere all’estero come latitante per un certo periodo.

Bozzoli e la sua famiglia avevano viaggiato in Francia e in Spagna con una Maserati Levante. Dopo un soggiorno a Marbella, la compagna e il figlio sono tornati in Italia. Si ipotizza che Bozzoli possa essere in un paradiso fiscale o in Paesi fuori dall’Unione europea, dove l’estradizione non è garantita.

Le tracce lasciate in Spagna potrebbero far parte di un piano più articolato per depistare le indagini, mentre Bozzoli potrebbe essere diretto altrove. Le autorità continuano a lavorare per rintracciare il latitante e portarlo alla giustizia.