Latitante arrestato a Soiano del Garda con 50.000 euro in contanti
La cattura di Giacomo Bozzoli, latitante condannato all'ergastolo per omicidio
Giacomo Bozzoli è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Brescia a Soiano del Garda alle 17.45. È stato trovato nascosto nel cassettone del suo letto matrimoniale nella sua villa, insieme a un borsello contenente cinquantamila euro in contanti. I militari hanno agito dopo aver notato movimenti sospetti e aver installato dispositivi di ascolto nell’abitazione. Non è stata rinvenuta la Maserati Levante presumibilmente utilizzata per la fuga dall’Italia, e rimane un mistero il suo ritorno in provincia di Brescia. Il 39enne era latitante da dieci giorni dopo essere stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Cassazione per l’omicidio dello zio Mario nel 2015. Inizialmente era fuggito in Spagna con la compagna e il figlio di 9 anni, che successivamente si erano separati da lui.
Ieri pomeriggio, i carabinieri del comando provinciale di Brescia, insieme agli inquirenti della procura, hanno ascoltato il figlio di 9 anni del latitante in un’audizione protetta. Il bambino ha confermato la versione della madre riguardo all’ultimo contatto avuto con il padre. Secondo il racconto del bambino, Giacomo Bozzoli li avrebbe salutati nel resort di Marbella in Spagna prima di fuggire. L’Interpol è stata coinvolta nella ricerca del latitante, attivando tutte le procedure investigative previste per individuare i latitanti italiani all’estero.
La sentenza di condanna della Cassazione, che ha chiuso definitivamente il caso, risale al 1° luglio. Secondo la Procura, il nipote Giacomo avrebbe ucciso lo zio gettandolo in un forno della fonderia la sera dell’8 ottobre 2015. Il movente sarebbe stato legato a questioni economiche legate alla fonderia di cui lo zio Mario era comproprietario insieme al padre del 39enne. Nelle motivazioni della sentenza di secondo grado si legge che Giacomo aveva un interesse economico nell’uccidere la vittima, oltre all’odio ostinato nei suoi confronti.
Quando i carabinieri sono arrivati alla villa per notificare l’ordine di carcerazione, Bozzoli non era presente.