Omicidio di Giulia Cecchettin: Processo a Filippo Turetta
La tragica vicenda e il processo per omicidio volontario e stalking
La prima udienza del processo a Filippo Turetta, lo studente universitario reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stata fissata per il 23 settembre davanti alla Corte d’Assise di Venezia, presieduta dal giudice Stefano Manduzio. Turetta è attualmente detenuto nel carcere di Verona Montorio dal 25 novembre scorso e dovrà rispondere di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.
Il rito immediato è stato deciso dopo che Turetta, insieme al suo avvocato Giovanni Caruso, ha rinunciato all’udienza preliminare davanti al gup. Caruso ha spiegato che questa scelta è il frutto di una riflessione sul grave crimine commesso e della volontà di garantire una rapida giustizia nell’interesse di tutti i coinvolti.
La tragica vicenda di Giulia Cecchettin, la giovane accoltellata a morte da Turetta, ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Inizialmente considerati una coppia di fidanzatini scomparsi, la verità ha poi emergo: Giulia aveva deciso di porre fine alla relazione con Filippo, il quale non accettava la separazione. La sera dell’11 novembre 2023, durante una visita al centro commerciale di Marghera, Turetta ha brutalmente attaccato Giulia con 75 coltellate, causandone la morte. Successivamente ha abbandonato il corpo della ragazza in un bosco vicino al lago di Barcis in Friuli e si è dato alla fuga in Germania, dove è stato arrestato otto giorni dopo.
Secondo le indagini dei carabinieri, Turetta non aveva accettato la fine della relazione e agiva convinto di poter riconquistare Giulia. Durante l’interrogatorio con il pubblico ministero di Venezia, Turetta ha raccontato la dinamica della tragica serata, sottolineando che Giulia aveva deciso di interrompere la relazione e di intraprendere nuove conoscenze. L’aggressione è scattata dopo una lite in macchina, durante la quale Turetta ha estratto un coltello e ha colpito ripetutamente la ragazza, che continuava a chiedere aiuto.
L’autopsia ha confermato che Giulia Cecchettin è deceduta a causa dello shock emorragico provocato dalle numerose coltellate e dal colpo alla testa inflitti da Turetta. La data del processo segna un passo importante verso la ricerca di giustizia per la giovane vittima e per il suo tragico destino.