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Dipendente vittima di comportamento volgare: risarcimento da record

Un caso di discriminazione sul lavoro durante la pandemia

Dipendente vittima di comportamento volgare: risarcimento da record

Una ex dipendente della concessionaria di auto Cawdor Cars ha ottenuto un risarcimento di 26.438 sterline, corrispondenti a oltre 31mila euro, a seguito di un episodio avvenuto nel Regno Unito nel marzo 2020. La donna, affetta da artrite psoriasica e da una malattia autoimmune, aveva chiesto ai suoi colleghi di mantenere una distanza di sicurezza a causa della pandemia di Covid, ma il suo capo, un imprenditore di 62 anni, avrebbe tossito deliberatamente in direzione della dipendente, definendola persino “ridicola”. Il giudice del lavoro Tobias Vincent Ryan ha definito tale comportamento come volgare, con l’intento di ridicolizzare e intimidire la dipendente, nonostante fosse a conoscenza delle sue condizioni di salute e della mancanza di protezione immunitaria.

La donna ha raccontato di aver tremato per l’accaduto, sottolineando di non essere una persona sciocca e fragile, ma di essersi sentita profondamente colpita da quella situazione. Dopo l’episodio, si è dimessa tre mesi dopo, lamentandosi con veemenza per il comportamento del suo capo, che il tribunale ha considerato come un fattore determinante nella sua decisione di lasciare il lavoro. Il giudice ha stabilito che l’azienda dovrà pagare 18mila sterline per danni morali, oltre a 3.841 sterline versate direttamente dal datore di lavoro e 4.596 sterline di interessi, per un totale di poco meno di 31.500 euro che la lavoratrice riceverà come risarcimento.