Economia

Le 10 città italiane con l’aumento dei prezzi più elevato nel 2024

Analisi dell'inflazione e impatto sui costi di vita

Le 10 città italiane con l’aumento dei prezzi più elevato nel 2024

I prezzi stanno tornando a salire in molte città italiane, con tassi di inflazione che, secondo le ultime rilevazioni Istat, si attestano al +0,8% su base annua. Tuttavia, in alcune città del nostro Paese la situazione è ben diversa. Un recente studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori ha individuato le dieci città in cui il costo della vita è aumentato maggiormente nel corso del 2024.

Al primo posto troviamo Siena, una città d’arte toscana, che ha registrato l’inflazione più elevata, pari al +2,6%. Questo si traduce in un aumento della spesa annuale di ben 663 euro per cittadino. Al secondo posto si colloca un’altra città toscana, Pisa, con un incremento dei prezzi del +1,6%, che comporta una spesa aggiuntiva annua di 408 euro per famiglia. La medaglia di bronzo va invece a Benevento, con un tasso di inflazione del +1,9% e una spesa supplementare annua di 406 euro per una famiglia media.

Fuori dal podio, ma comunque rilevanti, troviamo Venezia (+1,5%, +395 euro), Trieste (+1,6%, +391 euro), Lucca (+1,5%, +383 euro), Parma (+1,4%, +380 euro), Bolzano (+1,3%, +376 euro), Treviso (+1,4%, +360 euro), Ferrara e Rimini (+1,3%, +353 euro ciascuna).

Dall’altro lato, ci sono tre città in Italia che, rispetto all’anno precedente, hanno registrato una deflazione. In testa a questa classifica troviamo Biella, con una deflazione del -0,4% che si traduce in un risparmio annuale di 93 euro per una famiglia media. Seguono Campobasso (-0,4%, -83 euro) e Caserta (-0,2%, -43 euro).

Passando alle regioni, il Veneto si posiziona al primo posto come la regione più costosa, con un tasso di inflazione annuo del +1,3%, che comporta un aumento medio della spesa familiare di 324 euro all’anno. Seguono la Toscana, con un aumento dei prezzi dell’1,2% e un incremento del costo della vita di 297 euro, e il Friuli Venezia Giulia (+1,2%, +284 euro). Al contrario, il Molise (-0,3%, -62 euro) e la Valle d’Aosta (-0,1%, -26 euro) sono le regioni che hanno registrato una deflazione. In terza posizione si colloca l’Abruzzo, con un aumento dei prezzi dello 0,3% e un incremento della spesa di 65 euro.