Cronaca

L’imprenditore Giacomo Bozzoli: l’ergastolo per l’omicidio dello zio

La fuga, la cattura e il movente di un delitto familiare sconvolgente

L’imprenditore Giacomo Bozzoli: l’ergastolo per l’omicidio dello zio

Da Bollate, Milano, giungono notizie agghiaccianti riguardo a Giacomo Bozzoli, l’imprenditore bresciano di 39 anni condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario. Secondo gli inquirenti, lo zio sarebbe stato ucciso in un forno della fonderia di famiglia a Marcheno, Brescia. Dopo una breve latitanza, Bozzoli è stato individuato nella sua villa a Soiano, sul lago di Garda, dove si era nascosto nel cassettone del letto, in possesso di 50mila euro in contanti.

Bozzoli, ancora sotto shock per la detenzione, dovrà essere interrogato per chiarire i dettagli della sua fuga, avvenuta inizialmente con la compagna e il figlioletto di 9 anni, per poi proseguire da solo. Resta da scoprire come sia rientrato in Italia e con l’aiuto di chi. La procura di Brescia ha aperto un fascicolo per indagare su chi potrebbe averlo aiutato a fuggire, con l’accusa di procurata inosservanza della pena.

Il caso Bozzoli sembra essere concluso per la giustizia italiana, con la conferma dell’ergastolo da parte della Corte di Cassazione. Bozzoli è stato descritto come freddo e imperturbabile, colpevole di aver ucciso lo zio in modo atroce, secondo le motivazioni della sentenza d’appello. Tutte le prove raccolte dagli inquirenti convergono su di lui.

Il movente del delitto sembra essere stato il rancore di Bozzoli nei confronti dello zio per questioni societarie e familiari. Mario Bozzoli sarebbe stato ucciso nel reparto forni della fonderia, senza che i suoi resti siano mai stati ritrovati. Il nipote, convinto di voler eliminare lo zio come ostacolo ai suoi progetti imprenditoriali, avrebbe agito senza esitazione, cancellando ogni traccia compromettente dal suo smartphone dopo il delitto.

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Mario Bozzoli e, a destra, il nipote Giacomo
Staff
  • PublishedJuly 16, 2024