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Gaza: Raid Aerei Israeliani e Terrore a Nuseirat

Attacchi devastanti e accuse reciproche in una giornata di orrore

Gaza: Raid Aerei Israeliani e Terrore a Nuseirat

A Gaza, i raid aerei israeliani hanno continuato a colpire senza tregua, causando una giornata terribile per i palestinesi il 16 luglio. Cinquantasette persone sono state uccise in cinque diversi attacchi su nord, centro e sud della Striscia di Gaza, come riportato dalla Protezione civile del territorio, governato da Hamas, dopo aver aggiornato il bilancio nella notte.

Uno dei più gravi attacchi è avvenuto sulla scuola Al Razi gestita dall’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), nel campo profughi di Nuseirat, dove almeno 23 palestinesi sono stati uccisi e altri 73 feriti, tra cui donne e bambini. La Mezzaluna rossa palestinese ha segnalato che migliaia di sfollati si erano rifugiati lì.

Altri attacchi hanno colpito l’area di Attar, nella zona di Mawasi, a ovest di Khan Yunis, dove sono morte 17 persone, e a Rafah, dove cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo su una casa. Inoltre, due bombardamenti su Khan Younis hanno causato la morte di 17 palestinesi in un campo di tende che ospitava famiglie sfollate a Mawasi.

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira terroristi che utilizzavano una scuola dell’UNRWA nella regione di Nuseirat e un’azienda leader della Jihad islamica a ovest di Khan Younes. Le scuole, secondo il portavoce dell’esercito, sarebbero state trasformate in depositi di armi e luoghi di addestramento di nuovi combattenti di Hamas.

Le forze militari israeliane sostengono di aver adottato numerose misure per ridurre il rischio di colpire i civili durante gli attacchi e accusano nuovamente Hamas di nascondersi dietro la popolazione civile e di usare i civili come scudi umani, un’accusa che Hamas regolarmente nega.

Questi attacchi non sono un caso isolato, poiché scuole gestite dall’UNRWA sono spesso nel mirino dell’esercito israeliano. Circa il 70% delle scuole sotto l’egida dell’UNRWA è stato colpito, causando la morte di 539 persone. Oltre il 95% degli istituti controllati dall’agenzia dell’ONU sono utilizzati come rifugio dai palestinesi sfollati.

Nelle ultime due settimane, Israele ha intensificato i bombardamenti su Gaza, con il più mortale che ha preso di mira Mohammed Deif, comandante militare di Hamas, in un attacco a Mawasi che ha causato la morte di più di 90 persone. Non è ancora confermato se Deif, ricercato da Israele da decenni, sia stato ucciso nell’attacco.

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver eliminato circa metà della leadership di Hamas a Gaza e 14.000 soldati dall’inizio della guerra dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Tuttavia, il bilancio delle vittime civili è molto più alto, con oltre 38.000 palestinesi uccisi e circa 2,3 milioni di gazawi senza casa, cibo, acqua e medicine.

Human Rights Watch ha denunciato Hamas per crimini di guerra nell’attacco del 7 ottobre, accusando le Brigate al-Qassam e altri gruppi armati palestinesi di numerosi crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Il rapporto di Hrw ha evidenziato gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e ha chiesto che i responsabili vengano assicurati alla giustizia.

Le atrocità commesse il 7 ottobre dovrebbero essere un richiamo globale per porre fine agli abusi contro i civili in Israele e Palestina, come sottolineato da Ida Sawyer, responsabile del dossier crisi e conflitti di Human Rights Watch.

Staff
  • PublishedJuly 17, 2024