Corpo e Autostima: Combattere il Body Shaming
L'importanza della consapevolezza e del linguaggio nel contrastare i pregiudizi
Secondo un’indagine condotta da Babbel e commissionata all’istituto di ricerca OnePoll, più di una persona su quattro ha paura di non aver raggiunto la forma fisica desiderata prima di partire per le vacanze. Con l’avvicinarsi dell’estate e la prospettiva di mostrare il proprio corpo in abiti leggeri e costumi da bagno, Babbel e Serenis, una piattaforma digitale per il benessere mentale, mettono in luce l’importanza di considerare il peso delle aspettative sociali sull’autostima individuale.
I media, i social network e la società in generale giocano un ruolo fondamentale nel perpetuare stereotipi irrealistici di bellezza, diffondendo un modello estetico innaturale che spesso porta a sentimenti di inadeguatezza. Questa rappresentazione dell’ideale di corpo perfetto può generare una sorta di miopia nei confronti della diversità fisica, favorendo il body shaming, un fenomeno che colpisce soprattutto adolescenti e donne.
Essere vittime di body shaming può avere gravi conseguenze sul benessere mentale, portando a sintomi depressivi, ansia, ritiro sociale e persino disturbi post-traumatici da stress. Per contrastare questo fenomeno, è essenziale agire in modo preventivo, coinvolgendo le potenziali vittime nella costruzione di confini relazionali sani e diffondendo consapevolezza sull’importanza del linguaggio.
Le campagne di sensibilizzazione sul body shaming, rivolte soprattutto alle scuole, possono essere cruciali in un’epoca in cui i social media hanno un’influenza così diffusa. Promuovere l’accettazione e la diversità è fondamentale per contrastare i pregiudizi e favorire un clima di rispetto reciproco.
Secondo la Principal Content Strategist di Babbel, Sara Garizzo, le parole hanno un impatto significativo sul modo in cui percepiamo e giudichiamo il concetto di “corpo da spiaggia”. È quindi importante conoscere le sfumature di significato di espressioni comuni che potrebbero perpetuare pregiudizi e adottare un linguaggio rispettoso delle differenze individuali.
La “prova costume” rappresenta il momento critico in cui si indossa per la prima volta il costume da bagno prima delle vacanze estive, generando ansia e imbarazzo legati agli standard di bellezza irrealistici. Concetti come “bikini fear” o “sindrome da bikini” evidenziano le emozioni negative legate alla prova costume e all’esposizione del proprio corpo.
Il “diet talk” è un termine che comprende tutte le conversazioni legate alla dieta, alla forma fisica e al controllo dell’alimentazione, che possono generare insicurezze fisiche e mentali. Concetti come “Cheat Day” e “Concern Trolling” rientrano in una cultura che promuove la magrezza come ideale fisico, spesso generando sensi di colpa e vergogna.
Il “Concern Trolling” rappresenta una forma nascosta di cyber-bullismo, in cui si utilizza una falsa preoccupazione per mascherare commenti provocatori e dannosi. Questo fenomeno può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sull’autostima delle persone coinvolte.
Evitare espressioni problematiche e domande offensive legate al body shaming è fondamentale per promuovere un dialogo rispettoso e inclusivo. La psicoterapia può rappresentare un valido supporto per affrontare il body shaming e le sue conseguenze negative sulla salute mentale e sul benessere emotivo.
Se stai vivendo situazioni di body shaming, non esitare a chiedere aiuto a un professionista qualificato. Promuovere un dialogo gentile e rispettoso è essenziale per contrastare i pregiudizi e favorire un clima di accettazione e diversità.